Attualità - 20 dicembre 2022, 08:03

Il Vescovo Suetta riceve dalla Confartigianato e dalla Coldiretti una speciale statuina del Presepe

Obiettivo dell’iniziativa, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro

Ha fatto tappa anche presso la Diocesi di Ventimiglia-Sanremo l’iniziativa della Confartigianato e della Coldiretti che prevede il dono di una statuina artigianale del Presepe. Il Vescovo Mons. Antonio Suetta ha infatti ricevuto l’opera di quest’anno, che raffigura un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde, direttamente dal Presidente provinciale di Confartigianato Imperia Donatella Vivaldi, dal direttore di Confartigianato Barbara Biale e dal Responsabile del Settore Tecnico della Coldiretti, zona Ventimiglia e Sanremo, Fausto Noaro.

Obiettivo dell’iniziativa, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro. La statuina per il Presepe 2022 vuole raffigurare l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Inserire questa “nuova” figura, una florovivaista simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.

Quest’anno – sottolineano la Confartigianato e la Coldiretti – portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. Lo stretto legame con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. E’ la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita. Il florovivaismo è un comparto strategico del Made in Italy che coinvolge imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio”.

Redazione