“Non abbiamo idea di chi possa aver presentato esposti alla Procura della Repubblica, per quali reati e con quali obiettivi. Ciò che è assolutamente certo, è che l’indagine non riguarda in nessun modo noi, né l’operato della nostra ATI che, nei fatti, ha semplicemente partecipato ad un bando pubblico aggiudicandoselo a pieno titolo lo scorso 14 luglio, cosa per altro poi inequivocabilmente confermata anche dal netto pronunciamento del TAR della Liguria, il 3 novembre 2022”.
Con queste parole intervengono oggi Massimo Ferranti e Franco Calvini, in rappresentanza della ATI composta da ABC Srl e Calvini Sas che in estate si è aggiudicata la gestione del Palafiori, pratica sulla quale si è poi scatenata una lunga e intricata vicenda a colpi di carte bollate.
Ad oggi la pratica per l’assegnazione e la successiva apertura del Palafiori è bloccata per via dei ricorsi e del successivo esposto in Procura che, di fatto, mettono seriamente a rischio le attività previste per la prossima edizione del Festival di Sanremo. L’udienza di fronte al Tar è fissata per il 13 gennaio quando all’inizio della kermesse mancherà meno di un mese.
Proseguono i rappresentanti delle due aziende: “È dalla scorsa estate che aspettiamo di poter cominciare a lavorare per realizzare il bellissimo progetto editoriale che abbiamo ideato e proposto per il Palafiori, e sono per noi tutt’ora inspiegabili e incomprensibili i motivi che hanno impedito fino ad oggi che ciò avvenisse. Ci auguriamo quindi che, anche alla luce di quanto chiaramente stabilito e disposto dal TAR, ci venga data al più presto l’opportunità di acquisire la gestione della struttura per permetterci, seppur con enorme e dannoso ritardo, di iniziare ad operare per preparare il Palafiori in vista dell’ormai imminente Festival di Sanremo 2023. Ciò detto, restiamo comunque certi della buona fede e della correttezza di tutti gli attori coinvolti in questa vicenda e speriamo che quanto prima la situazione venutasi a creare possa essere chiarita e portata a giusta conclusione”.
L’ATI aggiudicataria sottolinea infine “il suo forte interesse a monitorare puntualmente l’intricata vicenda successiva all’aggiudicazione, della quale è mera spettatrice, per far si che essa non pregiudichi in alcun modo il buon esito dell’affidamento e non intacchi minimamente l’assoluta integrità imprenditoriale e professionale delle società ABC Srl e Calvini Sas”.
In Breve
giovedì 03 ottobre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Attualità
Cronaca