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Attualità | 21 novembre 2022, 08:16

Prima nel Ponente ligure mercoledì all’Ariston di Sanremo per il film “Il morso del ramarro”

Alle 21:15 la presentazione con il regista, la produzione e parte della troupe tra cui figura alla camera il filmmaker sanremese Simone Caridi

Prima nel Ponente ligure mercoledì all’Ariston di Sanremo per il film “Il morso del ramarro”

Il Morso del Ramarro, il lungometraggio girato da Maria Lodovica Marini e prodotto da Cima Prod - una caparbia società ligure - con il supporto tecnico di Lucerna Films prosegue il suo cammino nei circuiti cinematografici nazionali –distribuito da Obiettivo Cinema - e nei Film Festival nazionali ed internazionali: è già in finale al Brussels Capital Film Festival in Belgio e allo Short Long World Festival di Corrientes in Argentina. Patrocinato dal Comune di Chiavari e supportato dal Comune di Sestri Levante, comuni in cui il film è stato girato, è anche frutto di un laborioso e soddisfacente lavoro di squadra levante – ponente ligure.

Liberamente tratto dal libro omonimo di Valeria Corciolani, best seller nazionale, ne è stata fatta la 2^ ristampa proprio in seguito al film ed una riedizione da una nuova casa editrice. E’ un giallo psicologico che si snoda su un tentativo di furto che avrà conseguenze inaspettate.

Tre ricchi rampolli annoiati scelgono il furto d’appartamento per dare un guizzo di adrenalina alle loro giornate. Nonostante la preparazione, il colpo finisce male. I tre vengono prima perseguitati dalla maledizione lanciata dalla badante peruviana, poi scoperti e beffati.

La sceneggiatura ha visto la partecipazione del regista italo argentino Juan Bautista Stagnaro, già candidato all’Oscar come sceneggiatore per Camilla di Maria Luisa Bemberg, della scrittrice Valeria Corciolani e di Maria Lodovica Marini, nella doppia veste anche di regista. Il nome di Juan Bautista Stagnaro come supporter del montaggio costituisce un grande valore aggiunto. 

Tra gli attori, i nomi più noti a livello nazionale sono quelli di Tiziana Foschi, una delle componenti de La Premiata Ditta, di Guido Roncalli, versatile attore che vanta una notevole esperienza iniziata con Pippo Baudo nel 1992 e approdata alla corte cardinalizia del premio Oscar Paolo Sorrentino, del fiorentino Massimo Pascucci, allievo del mitico Orazio Costa e di Lorenzo Marangon, giovane attore milanese. 

Il tour cinematografico, cominciato a Chiavari (Ge, location del film) il 7 Ottobre, fino ad oggi ha visto oltre 2.000 spettatori fra paganti e ospiti. Seguita da Pisa il 12, Alessandria il 13, Cairo Montenotte (SV) il 15, Sestri Levante (GE) il 18, Genova il 19, il 21 e il 23, Arenzano (GE) il 20, Torino il 24 e 25, Gorizia il 25, Cagliari il 28, Milano il 3 novembre, Ancona il 7, Roma l’8, Pieve di Soligo (TV) l’11, Pordenone il 14, Mantova il 17, Monforte d’Alba (CN) il 20, approderà il 23 Sanremo (IM) al cinema teatro Ariston. 

Nella vita delle persone gli obiettivi da perseguire non possono essere legati solo al profitto e all’economia. Il sapere, la cultura, l’arte in tutte le sue forme aiutano l’essere umano ad aprirsi alla conoscenza e a conquistare dignità e rispetto nella società in cui vivono. Il cinema come momento artistico si presta ad essere mensa comune di trasmissione e momento di fruizione collettiva. Non dei soliti Noti, ma di gente comune alle prese con il vivere comune, che diviene scambio di esperienze, usi, abitudini.

I temi e i contenuti del film – la crisi dei valori sociali nell’epoca attuale; la rivincita dei Boomers e la Silver Culture; l’inclusione o esclusione dell’ignoto, del diverso da noi, dello straniero; l'arte di guardare l'arte e di “coltivare” il dettaglio, il non visibile, trovando soluzioni alle provocazioni della vita; la gestione emotiva e dei conflitti tra pari e generazionali; il dualismo malattia/creatività - rendono la visione cross-age e il pubblico vario e eterogeneo. 

In questa produzione ligure figura anche nella parte tecnica il filmmaker sanremese Simone Caridi come  primo operatore alla macchina “E’ stata una esperienza molto intensa di oltre un mese nella città di Chiavari cornice di questo piacevole film –spiega Caridi- un progetto ambizioso e totalmente ligure che sicuramente mette in luce ancora una volta che sul nostro territorio vi sono le capacità per poter portare progetti sul grande schermo, una Liguria protagonista non solo con le sue splendide location, ma anche con le sue menti e maestranze”.

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