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Al Direttore | 15 novembre 2022, 08:53

Sanremo: il solito dilemma tra letture presunte e reali, l'odissea di un nostro lettore con le bollette di Rivieracqua

Ci scrive il Dottor L. Kogliodima

Sanremo: il solito dilemma tra letture presunte e reali, l'odissea di un nostro lettore con le bollette di Rivieracqua

Un nostro lettore, il Dottor L. Kogliodima di Sanremo, ci ha scritto per segnalare un fatto a lui accaduto, dopo il subentro di Rivieracqua ad Amaie:

“Servizio migliorato? Personalmente direi di no in quanto restano difficoltà di comunicazione, letture inviate e non considerate, fatturazione su consumi presunti distanti dal vero e reclamate con ingiunzioni di pagamento pena riduzione e cessazione fornitura idrica. Nel maggio scorso mi è arrivata una fattura di 285 euro, circa 10 volte quanto pagato sempre regolarmente in precedenza su fatture di circa 30 e con la fatturazione basata su lettura rilevata (falso). Dopo 10 giorni, acquisita come stimata ed inviata la fattura di cui si è chiesta rettifica della fatturazione provvedendo ad inviare modulo specifico, allegando foto del contatore e altra documentazione richiesta e non pagandola come d'altra parte  suggerito dall'impiegato telefonicamente. Diligentemente e fiducioso nella rettifica, ho atteso che questa giungesse per pagare giustamente quando dovuto ma niente da fare e seconda fatturazione non congrua pervenuta ed anche questa non pagata sempre in attesa di fatturazione corretta non pervenuta. Arrivata infine la terza fattura in linea con i consumi è stata pagata”.

“Ora però – prosegue il lettore – è arrivata la richiesta di ‘pagamento bonario’ delle due fatture non pagate, pena riduzione ed in seguito cessazione della fornitura e tutto questo sulla base di una lettura rilevata che non esiste e stante tutta la documentazione inviata tramite mail che, di fatto, non è stata assolutamente presa in considerazione  con intimazione a pagare il dovuto su consumi inesistenti. Ho provveduto a un nuovo invio di mail con relativa documentazione attestante che le richieste di Rivieracqua sono del tutto infondate e pertanto nulla è dovuto. Ho fatto presente che le richieste sono pervenute a mia moglie, titolare della fornitura che però pago io per cui mi chiedo se mi  conviene fare una ultima doccia prima che chiudano tutto e poi divorziare da mia moglie ed in seguito se la vedrà lei con Rivieracqua. Ma non farò così: con Rivieracqua me la vedrò io o meglio se le vedrà il mio legale nelle sedi istituzionalmente preposte a cui bisognerà spiegare la differenza fra una lettura rilevata ed una stimata ovvero la differenza fra una stima, un falso e la verità”.

Carlo Alessi

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