Per inseguire la promozione, l’Imperia non può permettersi altri passi falsi come il pari casalingo (1-1) contro la Sestrese che fa seguito alla ‘X’ contro Albaro. Anche perchè quella neroazzurra è una corazzata costruita con cifre importanti – decisamente da categoria superiore, secondo quanto trapela – mentre i ragazzi di Rossetti si sono salvati, lo scorso anno, con un pirotecnico play-out e, in attacco, le bocche di fuoco sono out o in ritardo di condizione. Come sottolineato dal tecnico ospite a fine partita. Insomma, la Sestrese sembrava l’avversario ideale per rilanciarsi in classifica all’inseguimento dell’ Albenga sempre vincente che, invece, ha allungato a sette punti di vantaggio.
Contro squadre accorte e organizzate difensivamente, l’Imperia non riesce ancora ad accendere la miccia che possa poi spaccare il match. “Manca cattiveria” afferma Lupo, riferendosi ad una formazione che non appare ancora a sua immagine e somiglianza. La vorrebbe più concreta che leziosa. I veli, i tacchi e le giocate piacenti di alcuni interpreti andranno presto rimosse.
L’allenatore non vuole regalare assoluzioni: Cernaz non è piaciuto, si aspetta molto di più da Melandri e Polisena mentre Sancinito era stanco. Proprio gli ultimi due sono stati i protagonisti delle prime sostituzioni, ad inizio ripresa: apparsi effettivamente sotto tono, il loro cambio ha comunque tolto personalità alla squadra. Prematura l’uscita del bomber, al cinquantesimo sull’ 1-1, soprattutto contro una formazione chiusa come la Sestrese: Polisena deve recuperare minutaggio ma dovrà farlo presto se vorrà prendersi l’Imperia.