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Politica | 04 ottobre 2022, 07:11

Imperia, Claudio Scajola ora cerca la riconferma 'plebiscitaria' a sindaco: obiettivo 65 per cento/Il Punto

Ipotesi ‘listone civico’ o coalizione con i partiti, si decide nei prossimi mesi. I vantaggi da cui parte l'ex ministro

Imperia, Claudio Scajola ora cerca la riconferma 'plebiscitaria' a sindaco: obiettivo 65 per cento/Il Punto

Claudio Scajola culla in cuor suo il sogno di passare alla storia come il sindaco più votato della storia di Imperia. L’ex ministro non lo dice apertamente ma sappiamo che in testa e in cuor suo ha un obiettivo per le comunali del prossimo anno: raggiungere al primo turno la soglia del 65 per cento dei consensi degli elettori imperiesi che lo collocherebbero in vetta ai sindaci più votati di sempre, oltre a sterilizzare del tutto una opposizione, che già si è rivelata praticamente inesistente in questi 4 anni di governo.

L’obiettivo è realizzabile, ma anche no, dipendendo da tanti variabili, alcune non prevedibili. Ancora da decidere il sistema di gioco col quale Scajola vuole affrontare la partita: affidarsi a un’unica lista a suo sostegno, il cosiddetto ‘listone’ schierando le punte di diamante della sua attuale giunta, le cosiddette ‘macchine da preferenze’ e i più ‘gettonati’ tra i consiglieri comunali, o la classica coalizione magari con simboli o più probabilmente richiami ai partiti ‘tradizionali’. Un puzzle da comporre, con le segreterie degli schieramenti che lo hanno sostenuto nella corsa solitaria alla presidenza della Provincia lo scorso dicembre e che oggi sono a fare i conti, chi più chi meno, con i risultati ottenuti in città nella recente tornata elettorale politica. Solo dopo un confronto interno saranno più chiare le singole posizioni.

Ma su cosa punta Claudio Scajola per sbaragliare il campo? Ciclabile, nel frattempo, da qui a giugno è molto probabile che se ne aggiunga almeno un altro tratto, Parco urbano, Concessione portuale alla Go Imperia che riporterebbe le lancette dell’orologio dello scalo turistico alla partenza dopo tante peripezie, la partenza di qualche cantiere, tipo ex Sairo, Teatro Cavour, nonostante la riapertura slitti di anno in anno e i costi siano lievitati, un generale maquillage di cui la città aveva onestante bisogno e che non si può negare sia sotto gli occhi di tutti.

Ma il vero asso nella manica secondo noi è, banalmente, il Piano asfalti da oltre 2milioni di euro: gli imperiesi non ne possono delle buche e sarebbero disposti anche a vendere l’anima al diavolo altro che rivotare Scajola pur di non sobbalzare più ogni due per tre, alla faccia di tutto il resto citato e delle ‘visioni’ della città futura che ci verranno propagandate in campagna elettorale un po’ da tutti.    

Diego David

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