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Al Direttore | 25 settembre 2022, 07:29

Villefranche-sur- mer e la sua splendida cappella: ricordi liguri e sabaudi di un luogo incantevole

Ce ne parla lo storico Pierluigi Casalino

Foto tratta dal sito www.grandsudinsolite.fr

Foto tratta dal sito www.grandsudinsolite.fr

La Cappella delle meraviglie è nel cuore della Costa Azzurra, a Villefranche-sur-Mer, Villafranca de Mar in nizzardo, già porto franco dei Savoia e base della marina militare del Regno di Sardegna (allora si chiamava Villafranca marittima e nel 1856 da Vittorio Emanuele II una parte del porto fu affittato alla marina russa del Mediterraneo): è qui che nella cappella di Saint-Pierre Jean Cocteau ha creato uno dei suoi più straordinari capolavori artistici. Parlare di Costa Azzurra vuol dire, inevitabilmente, accarezzare un sogno a occhi aperti.

Lo stesso che accomuna da secoli viaggiatori, vacanzieri, principi e uomini d'affari, e poi ancora artisti che hanno scelto di trasformare questo territorio (ma anche la Riviera Ligure di Ponente, a dire il vero, dal momento che la zona era anticamente frequentata dai marinai greci e romani e faceva parte della Regio Liguria, così come farà parte del Regno d'Italia carolingio e successivamente dell'area Ligure piemontese della Contea di Nizza) nella loro musa.Tutto ciò che conosciamo di quella porzione della costa della regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra(che un tempo era appunto la prosecuzione della Liguria occidentale),ci incanta da sempre. E non abbiamo di certo bisogno di elencare tutti i motivi che rendono un viaggio qui un’esperienza indimenticabile.

Ciò di cui si può parlare è di un luogo che pochi conoscono. Un capolavoro artistico e religioso, ma anche spirituale e mistico che lascia a bocca aperta e che si trova proprio in Costa Azzurra. Si tratta di una cappella delle meraviglie, quella di Saint-Pierre, che porta la firma indelebile di Jean Cocteau: la cappella di Saint-Pierre di Villefranche-sur-Mer. Per scoprire ed apprezzare questo luogo che sembra uscito da una favola, dobbiamo recarci in uno dei luoghi più suggestivi della Francia. Un porto bagnato da acque cristalline e da una vegetazione lussureggiante e rigogliosa e delizioso paesino di pescatori incastonato tra Nizza e Monaco, e caratterizzato da case colorate che si affacciano sul mare turchese che brilla sotto il sole. Le passeggiate che conducono sul lungomare o nei vicoli stretti e suggestivi, rappresentano un’esperienza di viaggio senza uguali. Seguendo le barche dei pescatori, che ondeggiano nei pressi del molo, è possibile raggiungere il porto. È proprio lì che si trova la meravigliosa cappella di Saint-Pierre decorata da Jean Cocteau nel 1957: è la visione poetica di Jean Cocteau.

Entrare nella piccola cappella di Saint-Pierre è come fare un viaggio in un universo inedito e straordinario, fatto di spiritualità, ma anche di fascino e mistero. Un’opera visiva e poetica che porta la firma riconoscibile del grande Jean Cocteau. Le origini della cappella di Saint-Pierre, che risalgono al XII secolo e sono strettamente collegate alla storia stessa di Villefranche-sur-Mer e alla volontà dei pescatori locali di dedicare un luogo sacro al loro patrono, San Pietro. Per molto tempo, però, la cappella in completo stato d’abbandono fu utilizzata soprattutto come deposito per le reti dei pescatori, vista la vicinanza col Port de la Santé. Fu solo all’inizio degli ’50 che il poeta ebbe l’idea di ristrutturarla con una sua personale intuizione e visione, le stesse a che hanno segnato la sua intera opera. I lavori di ristrutturazione, degli interni e degli esterni, ebbero inizio il 5 giugno del 1956, dopo una lunga trattativa condotta con l’amministrazione locale e i pescatori. Jean Cocteau si occupò in prima persona di realizzare gli affreschi interni, mentre per il restauro esterno scelse di collaborare con alcuni esperti regionali. Nasceva così uno dei più grandi capolavori della Costa Azzurra.

L’edificio accoglie i visitatori con decorazioni geometriche e colorate che si stagliano sul mare che fa da sfondo. All’interno, invece, 5 scene sapientemente disegnate raccontano la storia di San Pietro. Tra gli episodi della vita del Santo, però, appaiono anche simboli mistici e riferimenti all’intera produzione artistica del poeta. Le pareti laterali addossate all’ingresso, invece, sono di stampo profano e sono ispirate ai gitani del villaggio di Les-Saintes-Maries-de-la-mer e alle ragazze di Villefranche-sur-Mer. In questo modo è stata creata la cappella delle meraviglie, un luogo silenzioso e incredibile, dove va in scena la grande bellezza, quella che sposa mirabilmente la religione con l’arte, secondo il pensiero di Jean Cocteau.

Redazione

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