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Politica | 16 agosto 2022, 10:43

Politiche 2022: ecco le liste PD in Liguria, provincia di Imperia tagliata fuori. Quesada "Sistema elettorale indegno che non rappresenta i territori"

C'è ancora aperta la battaglia per i nomi dei collegi uninominali. Allo stato attuale la candidatura di Anna Russo, unica espressione Dem della provincia di Imperia, sembra sempre più incerta.

Anna Russo e Cristian Quesada

Anna Russo e Cristian Quesada

"Difficile che i territori siano rappresentati" C'è rammarico nelle parole di Cristian Quesada, segretario del Partito Democratico in provincia di Imperia che abbiamo raggiunto al telefono per capire quale sia lo scenario delle candidature liguri in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Dalla direzione nazionale dei DEM emerge la conferma su: Andrea Orlando, Valentina Ghio, Alberto Pandolfo e Aurora Lessi (di Savona) per il plurinominale alla Camera; Lorenzo Basso, Cristina Lodi e Giancarlo Furfaro invece per il plurinominale al Senato. 

Rimane da definire la questione dei seggi uninominali che allo stato attuale dovrebbero essere lasciati al 50% agli altri partiti della coalizione. Mentre sugli altri due posti disponibili, si fanno due nomi tra i democratici: Franco Vazio (che in queste ore si è già smarcato LINK) e Alessandro Terrile, su cui però manca ancora l'ufficialità. Allo stato attuale sembra sempre più in forse l'unica candidatura PD della provincia di Imperia, quella di Anna Russo, presentata a inizio mese. Così come era già noto che ci sarebbe stata nessuna chance anche per Enrico Ioculano di Ventimiglia. Infatti, un regolamento interno al PD aveva escluso che i consiglieri regionali potessero candidarsi in questa tornata elettorale.

"E' un quadro che è in corso di definizione - mette le mani avanti Quesada sulla battaglia per i quattro uninominali - Posso dire di aver letteralmente trascorso il ferragosto al telefono e c'è tuttora in corso un lavoro di confronto tra la segreteria regionale e quella nazionale per approvare gli ultimi nomi. C'è ancora molto di cui parlare. L'unico dato che oggi lascia l'amaro in bocca è che ancora una volta si vota con un sistema elettorale che definire indegno è un eufemismo. In questo sistema è molto complicato avere una certezza che i territori siano rappresentati, anzi viene proprio da dire che sono i territori a farne le spese e pagarne le conseguenze dirette non riuscendo ad avere in Parlamento una espressione di cui ci sarebbe bisogno. Non resta che attendere, penso che tutto si definirà nel giro di qualche giorno". 

Stefano Michero

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