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Attualità | 14 agosto 2022, 07:20

In estate massima attenzione alle zecche, Cenderello (Asl1): "Fondamentale è riconoscere i sintomi e avvisare subito i sanitari"

Ad oggi nell'imperiese non si registrano casi e ricoveri a causa del parassita. Il primario: "non vi è un’equivalenza diretta tra il morso e la contrazione di una malattia infettiva. L'importante è stare attenti sino alle 4 settimane successive"

In estate massima attenzione alle zecche, Cenderello (Asl1): "Fondamentale è riconoscere i sintomi e avvisare subito i sanitari"

Uno dei rischi che si presenta in estate, a causa delle elevate temperature, è quello legato ai morsi delle zecche. Il parassita, grande circa un centimetro,  puó fare da vettore a varie malattie per l'uomo, tra cui l'encefalite da zecca e malattia di Lyme  - trasmesse principalmente dalla zecca dei boschi- , la rickettsiosi trasmessa soprattutto dalla zecca del cane, la febbre ricorrente, la tularemia, la meningoencefalite da zecche e l'ehrlichiosi.

Abbiamo fatto il punto sul tema con Giovanni Cenderello, primario del reparto di Malattie Infettive di Asl 1. “In estate si registra la tendenza all’aumento dei casi da morsi da zecca, ci spiega il primario, in quanto aumentano le possibilità di entrare in contatto con le zecche visto che ci reca in campagna e in montagna per fare escursioni e trekking. Bisogna per prima cosa chiarire che non vi è un’equivalenza diretta tra il morso e la contrazione di una malattia infettiva. Alcune zecche possono trasmettere la malattia di Lyme e altre la rickettsiosi, ma si parla comunque di una piccola percentuale”.

La zecca dei boschi prospera con un clima fresco e umido, mentre quella del cane predilige un clima caldo e asciutto. Stalle, ricoveri di animali e pascoli sono gli ambienti a rischio. Per ridurre la possibilità di venire a contatto con le zecche o individuarle rapidamente è consigliato indossare abiti chiari, coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare, stivali, utilizzare pantaloni lunghi e cappelli e nel contempo occorre evitare di strusciare l'erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l'erba è alta, e controllarsi la pelle al termine di un'escursione.

Le zecche tendono a localizzarsi su testa, collo, dietro le ginocchia, e sui fianchi. Se se ne trova una sulla pelle, va subito rimossa. “Al momento in Asl 1, prosegue Cenderello, non abbiamo registrato ricoveri per nessun tipo di malattia contratta in seguito al morso delle zecche. In passato abbiamo avuto due casi relativi alla malattia di Lyme  e una decina di rickettsiosi”.

“Se si è stati morsi da una zecca, sottolinea il primario di Malattie Infettive, per prima cosa occorre toglierla subito o andando dal medico curante o recandosi in pronto soccorso. Mi preme sottolineare che se la situazione viene presa subito in carico si guarisce in tempi rapidi il problema è se invece, la sintomatologia non viene subito riconosciuta. Senza sintomi non si deve subito prendere l’antibiotico ma ci si deve recare dal medico; se poi si presentano febbre, dolori articolari o macchie sulla pelle anche fino a 4 settimane dopo dal morso  occorre subito avvisare i sanitari per effettuare il trattamento. L’importante è fare attenzione anche alle settimane successive”.

Angela Panzera

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