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Politica | 14 agosto 2022, 09:40

Sanzioni alla Riviera Trasporti: i sindacati "Presidente Scajola, se siamo in queste condizioni ci sono dei responsabili, vengano puniti!"

“Alla RT mancano ‘uomini e mezzi’ e, quei pochi che sono in forza ad oggi, stanno sostenendo un peso enorme per garantire la continuità della ‘loro’ azienda".

Sanzioni alla Riviera Trasporti: i sindacati "Presidente Scajola, se siamo in queste condizioni ci sono dei responsabili, vengano puniti!"

“Presidente Scajola, anche noi come lavoratori sono anni che chiediamo il rispetto delle nostre vite e delle nostre famiglie ma invano. Sono anni che nonostante tutto e tutti lavoriamo in condizioni a volte penose e che viviamo giornalmente i problemi di Riviera Trasporti, problemi che le ricordo non abbiamo creato noi e che ci inseguono tutti i giorni”.

Sono le parole del coordinatore del sindacato Usb, Alessandro Capitini, in relazione alle sanzioni (QUI) della Provincia alla Riviera Trasporti: “I suoi predecessori – prosegue nella risposta al Presidente Scajola - durante le riunioni negli uffici della provincia dicevano di avere piena fiducia in quello che faceva chi gestiva questa società... e adesso? Noi non possiamo dimenticare e, se siamo in queste condizioni, bisogna trovare i responsabili e punirli! Sarebbe giusto multare la RT se le cose fossero andate sempre bene ma non è così. Ci toglie delle risorse e non da giustizia a questa situazione. Noi in primis attendiamo delle risposte e vorremo continuare a dare il giusto servizio e lavorare più sereni”.

Ma la protesta monta anche dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl. Congiuntamente confermano l’incredulità dei lavoratori aderenti alle confederazioni: “Quando si pensava di aver visto il fondo con l’attivazione del concordato fallimentare – dicono i sindacati - non eravamo pronti all’ennesimo tentativo della politica di scaricare le proprie responsabilità sui lavoratori e sull’utenza RT. Sanzionare il vettore che non fornisce un servizio adeguato è sacrosanto e a norma di legge ma, non in questa provincia dove ci si dimentica di quello che ha portato a questa situazione. Quello che sta accadendo ora è stato denunciato più volte dal sindacato in tutte le sedi istituzionali”.

“Alla Riviera Trasporti – proseguono i sindacati - mancano ‘uomini e mezzi’ e, quei pochi che sono in forza ad oggi, stanno sostenendo un peso enorme per garantire la continuità della ‘loro’ azienda. La ‘loro’ lo diciamo a voce alta, perché se RT è ancora in piedi è dovuto sicuramente ai sacrifici e le rinunce del suo personale, non di sicuro alle scelte poco lungimiranti di chi ne deteneva il potere decisionale e i cordoni della borsa. Atti ufficiali della Provincia hanno vietato a RT ogni ordine di assunzioni in barba al criterio di rotazione scaturito dal turn-over. Ad oggi si contano almeno 30 conducenti in meno del fabbisogno necessario. Progetti insostenibili e finiti in modo fallimentare (idrogeno) e bandi non aggiudicati (filovia di Sanremo) sono da imputare fuori dalle mura aziendale e hanno prodotto il mancato ricambio del parco mezzi”.

“Il disimpegno della Provincia ad integrare con quasi due milioni di euro il contratto di servizio e susseguente mancata realizzazione di un piano di esercizio che coinvolgesse tutti i comuni – proseguono - come tra l’altro già attuato nella vicina Savona, hanno costretto RT ad esercire il servizio sottocosto con evidente sbilancio per le già asfittiche casse. Pertanto se la sanzione serve a dare una risposta ai cittadini inferociti come atto dovuto – terminano le confederazioni - ben altro dovrà essere fatto per risanare l’azienda a partire dalla ricapitalizzazione e dall’affidamento in house, con una durata lunga che consenta anche a chi in questo momento non partecipa alle selezioni di poter vedere in Rt un posto sicuro”.

Carlo Alessi

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