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Politica | 11 agosto 2022, 18:15

Guerra dei rubinetti, Marcello Bellacicco: “L’acqua deve rimanere pubblica. L’amministrazione di Diano Marina si pronunci”. Attacco all’ex sindaco Chiappori

In preparazione una proposta che potrebbe essere inserita tra i punti del prossimo consiglio comunale urgente e straordinario richiesto dalle minoranze

Guerra dei rubinetti, Marcello Bellacicco: “L’acqua deve rimanere pubblica. L’amministrazione di Diano Marina si pronunci”. Attacco all’ex sindaco Chiappori

Chiederemo alla maggioranza del Comune di Diano Marina di chiarire ai cittadini se vuole che l'acqua continui ad essere un patrimonio di tutti o passi in mano a pochi”, a scriverlo in una nota è il capogruppo della lista civica di opposizione in consiglio comunale ‘Diano MarinaMarcello Bellacicco.

La richiesta potrebbe essere contenuta in una mozione che l’intera minoranza, compresa ‘Diano Domani’ del capogruppo Francesco Parrella intende presentare con la richiesta di un consiglio comunale urgente e straordinario per la discussione delle interrogazioni che sono state respinte in occasione della seduta consiliare di luglio.

L'acqua è un bene fondamentale e primario e, come tale -prosegue Bellacicco -appartiene a tutti e, pertanto, deve rimanere pubblica.  E se chi, sinora, pretendendo di amministrare la cosa pubblica non è stato in grado di preservarla, si metta tardivamente, ma dignitosamente da parte, andando a giocare con i soldi della propria tasca e non di quella della gente”. 

Sono giorni in cui, nonostante la sua drammatica assenza, paradossalmente, l'acqua costituisce il principale motivo di interesse di tutti noi.  Infatti, come ormai succede da tanto tempo, la gente sta soffrendo la solita pluriennale e penosa situazione di carenza del rifornimento idrico, dovuta ad un colpevole ed irresponsabile lassismo da parte degli amministratori locali e regionali, perlomeno dell'ultimo decennio, costellato da periodici e vanesi proclami di realizzazioni strutturali risolutive, mai attuate”.

Una condizione inaccettabile, che l'attuale periodo di siccità indubbiamente aggrava, ma non ne costituisce la causa principale, anche se i responsabili di questo disastro la stanno usando come il classico dito dietro cui nascondersi.  Ma la situazione è aggravata dal fatto che, in questi giorni, si sta giocando una partita vitale sul tema dell'acqua che, ricordiamo, è un bene primario”. 

“In questi giorni stanno cercando di convincerci che Rivieracqua, che ha in mano le sorti idriche della nostra zona, senza l'intervento di un'azienda privata non può andare avanti, visti i debiti accumulati in questi anni.  E gli imbonitori che sostengono questa tesi sono gli stessi che hanno ridotto Rivieracqua in queste condizioni. Sono gli stessi che in questi mesi stanno mandando bollette gonfiate a dismisura, confidando perfidamente nella vulnerabilità della gente onesta che, di fronte ad un atto pubblico, disciplinatamente paga. Gli stessi che giustificano interventi di riparazione dopo settimane dalle segnalazioni della gente. E potremmo continuare.  Ma quello che colpisce maggiormente sono I tentativi di presa in giro”. 

Perché non è accettabile constatare che il portavoce di questo clan degli imbonitori è un ex sindaco che, per 10 anni ha gestito il Comune di Diano Marina che, come socio, ha annualmente approvato i bilanci di Rivieracqua. Un ex sindaco che, per 5 anni, ha fatto parte e presieduto il Comitato Tecnico, organo che per statuto, esercita funzioni di vigilanza e controllo sulle attività dell'azienda. Un ex sindaco che, infine, da un anno, guarda il caso, fa parte addirittura del Consiglio di Amministrazione. Crediamo sia arrivato il momento di far finire ‘i giochetti’ delle poltrone con i soldi dei contribuenti, pensando di poter far bere loro qualsiasi storiella del ‘buon Dio che manda l'acqua'", conclude Marcello Bellacicco.  

Diego David

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