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Politica | 10 agosto 2022, 17:51

Taggia favorevole a Rivieracqua Spa, Lo Iacono "11 consiglieri non possono cancellare un Referendum, agiremo legalmente"

"Undici persone non possono cancellare la volontà dei circa 7mila votanti che a Taggia si sono espressi a favore dell'acqua pubblica"

Giuseppe Lo Iacono, consigliere comunale de 'L'alternativa'.

Giuseppe Lo Iacono, consigliere comunale de 'L'alternativa'.

"Ci sono i presupposti per agire legalmente". E' quanto annunciato da Giuseppe Lo Iacono, consigliere comunale de 'L'alternativa' a Taggia, a fronte della votazione nell'ultimo consiglio comunale che ha approvato la trasformazione di Rivieracqua da società consortile a società per azioni. Sebbene la pratica riguardi il cambio di forma societaria, la diretta conseguenza potrebbe essere, in un prossimo futuro, l'ingresso del privato in quella che oggi è la società pubblica che gestisce il servizio idrico della provincia di Imperia.

Lo Iacono non usa mezzi termini circa la votazione avvenuta in consiglio comunale a Taggia: "Si è trattato solo di una scelta politica economica, c'è una società di mezzo e il recupero di soldi (Taggia vanta un credito di circa 3milioni di euro verso Rivieracqua ndr). Abbiamo provato in tutti i modi a farlo capire. Quando hanno votato i consiglieri nuovi sapevano di cosa stavamo parlando? Possono saperlo bene solo il sindaco e gli assessori più vicini ma chi è appena entrato? Come funziona, o voti così o non vai d'accordo?" - si chiede il consigliere di minoranza.

Sugli aspetti legati alla questione dell'acqua pubblica, Lo Iacono incalza dicendo: "L'art. 75 della Costituzione parla chiaro, c'è un Referendum di mezzo (quello sull'acqua pubblica del 2011) questo non può essere scavalcato a loro piacimento. Ci sono molti comuni che si sono rifiutati, altri hanno avanzato una proposta alternativa all'ingresso del privato perchè rispetto a quanto detto da Conio, non dobbiamo dare per scontato che questa sia l'unica soluzione. Con tutti i miei delegati e a livello nazionale con 'Più Italia' partiremo legalmente nei confronti di chi ha votato in maggioranza. Undici persone non possono cancellare la volontà dei circa 7mila votanti che a Taggia si sono espressi a favore dell'acqua pubblica" - aggiunge. 

Cosa pensa del clima di protesta vissuto durante tutto il consiglio comunale? "La gente è rimasta molto delusa. Quella vista ieri è una chiara volontà popolare che vuole l'acqua pubblica. Taggia, dopo Sanremo, era il comune più grande che avrebbe potuto fare la differenza votando 'no' ma se saltava la votazione saremmo stati fuori dai giochi. Credevo e speravo che qualcuno in maggioranza potesse cambiare il proprio voto scostandosi dalla linea dell'amministrazione. Invece, i cittadini sono stati accusati di aver creato il debito in Rivieracqua. Il debito è dei Comuni e oggi qualcuno deve pagare i danni. Non capisco cosa lasceremo ai nostri figli. Mi spiace se ieri durante il consiglio qualcuno ha fatto più caos o rumore ma c'è una volontà popolare che dovrebbe essere accolta e invece è stata ignorata e sbeffeggiata" - conclude Lo Iacono.

Stefano Michero

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