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Attualità | 05 agosto 2022, 12:27

Sos medici di famiglia, nessuno candidato all'ultimo concorso: Alberti "Carenza cronica nazionale, 5 anni per colmare il gap"

Su 170 posti solo in 6 hanno fatto domanda. Le istituzioni sanitarie potrebbero 'ingaggiare' medici provenienti da fuori regione: "può essere una soluzione, dice il presidente dell'Ordine, ma sono scettico che qualcuno si trasferisca"

Sos medici di famiglia, nessuno candidato all'ultimo concorso: Alberti "Carenza cronica nazionale, 5 anni per colmare il gap"

Una carenza cronica quella dei medici di base in provincia di Imperia che più passa il tempo e più prospetta scenari drammatici per i cittadini e la loro assistenza sanitaria. Lo abbiamo denunciato diverse volte e la situazione non è migliorata, anzi, nonostante l'appello lanciato anche dall'ordine dei medici, dalle organizzazioni sindacali e dalla politica locale. 

All'ultimo concorso, che bandiva 170 posti, solo in sei si sono presentati in Regione e nessuno ha fatto domanda per svolgere l'attività nella nostra provincia. L'elevato numero di pazienti da gestire, che arriva sino a 1.200 per ogni medico, e la troppa burocrazia, aggravata dalla pandemia da covid-19, di fatto hanno reso poco 'appetibile' questa professione. 

49 in tutto le zone ad oggi rimaste scoperte. Il comune di Sanremo è quello con più posti vacanti ossia 15, mentre 8 a Imperia e 4 a Ventimiglia. La restanti carenze riguardano principalmente l'entroterra. L’Asl 1 imperiese nel tempo ha cercato di fornire, per tamponare l’emergenza, un aiuto tramite i neolaureati, gli specializzandi e i sanitari della guardia medica che forniscono una continuità assistenziale, ma questo non basta più.

Le istituzioni sanitarie cercano di correre ai ripari e potrebbero 'ingaggiare' medici di base provenienti da fuori regione, ma questa al momento pur essendo una strada percorribile di fatto non poterebbe grandi risultati. 

"Può essere una soluzione, dice al nostro giornale il presidente dell’ordine dei medici di Imperia Francesco Alberti, ma è veramente difficile che medici vengano da altre regioni. Sono scettico, non credo che ciò possa portare a un risultato positivo, ma se poi qualcuno arriva è il benvenuto e ne sarei contento". 

"La carenza, chiosa Alberti, è nazionale. Il problema è trovare chi vuole fare il medico di base. Le graduatorie sono aperte e quindi se uno vuole lavorare qui basta che si iscriva nelle graduatorie liguri così come è previsto dalla normativa nazionale. Il dramma non si consuma solo nella nostra provincia, ma in tutta Italia. C'è stato e continua ad esserci un 'fuggi fuggi' generale da questa professione. I giovani che hanno finito il proprio percorso preferiscono lavorare al 118 o in altri settori. Non è facile fare il medico di famiglia questo è fuor di dubbio visto l'alto numero di pazienti da assistere e la burocrazia sempre più imponente. Per colmare questo gap, conclude Alberti, ci vorranno almeno 4-5 anni con l'aumento delle borse di studio, ma se su 170 posti hanno fatto domanda solo in sei il problema non è ligure bensì nazionale. Infine, con le criticità che gravano sulle nostre autostrade e l'aumento dei costi della vita credo che si veramente difficile che medici di altri regioni vengano qua a lavorare". 

 

Angela Panzera

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