La crescita del mercato delle criptomonete ha reso necessaria una valutazione da parte dei diversi Stati, con l’obiettivo finale di raggiungere un’intesa sulla regolamentazione delle criptovalute. Per anni questi assets digitali non sono stati presi in considerazione dalla politica e non sono stati classificati come strumenti finanziari, sebbene abbiano consentito a molti investitori di ottenere dei profitti ingenti.
Il rapido e considerevole aumento della capitalizzazione di mercato e l’ingresso di queste monete virtuali in settori sempre più numerosi della vita quotidiana hanno modificato lo scenario e le criptomonete sono diventate oggetto di studio per le ripercussioni economiche, politiche e sociale che possono avere. Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno di recente raggiunto un’intesa sulla regolamentazione delle criptomonete, regolamentazione che dovrebbe consentire un controllo maggiore sulle transazioni effettuate con questi assets e che dovrebbe portare anche a un aumento della sicurezza per gli investitori.
Centrale nella definizione del MiCA, acronimo di Markets in Crypto-Assets è stata l’analisi delle cosiddette stablecoin, monete virtuali il cui valore dovrebbe essere ancorato a una moneta fiat. La recente vicenda di TerraUSD ha dimostrato che le stablecoin potrebbero non essere stabili come ci si aspetterebbe: la perdita del peg con il dollaro e il rapido crollo del valore di TerraUSD hanno messo in luce i rischi degli investimenti con le stablecoin e con le criptovalute in generale.
La regolamentazione cripto punta dunque da un lato a proteggere gli investitori da progetti e monete virtuali che non hanno solide basi finanziarie e dall’altro a evitare che questi assets digitali possano essere impiegati per traffici illeciti. Il mondo delle criptomonete è vasto e complesso. Per questo motivo a coloro che si stanno avvicinando per la prima volta ai mercati valutari si consiglia di fare riferimento a portali specializzati come, ad esempio, guidacriptovalute.com, sito dove trovare guide e approfondimenti su tutto ciò che riguarda i crypto asset.
Investire in criptomonete è ancora conveniente?
Rispetto ad alcuni anni fa, quando il mercato delle criptomonete era ancora sconosciuto alla maggior parte delle persone, alcune monete virtuali hanno raggiunto dei prezzi notevoli e risulta difficile al giorno d’oggi inserirle in portafoglio in elevata quantità. Questo non significa però che le opportunità di investimento e di profitto siano oggi estranee al settore cripto: gli analisti ritengono infatti che il mercato delle criptovalute crescerà nei prossimi anni e che investire su questi assets innovativi potrebbe consentire di generare dei profitti economici.
Gli stessi analisti sottolineano però che non tutte le valute virtuali riusciranno a crescere di valore nel tempo e che buona parte dei progetti del settore cripto sono destinati ad arenarsi. La bravura degli investitori sta nell’analizzare i vari progetti disponibili al fine di individuare le monete più promettenti e di investire su quelle valute che potrebbero portare a generare nel tempo una plusvalenza.
Diversificare gli investimenti con gli NFT?
Nato come mercato collaterale alle criptomonete e con ridotta capitalizzazione, il mercato degli NFT è in forte espansione. I Non Fungible Token sono considerati strumenti dalle elevate potenzialità e stanno iniziando a dimostrare alcuni degli impieghi pratici che possono avere. Il settore è attualmente ancora dominato dai token scambiati come opere d’arte, alcuni dei quali hanno registrato una crescita vertiginosa del prezzo.
La regolamentazione sulle criptomonete approvata dall’Unione Europea non ha preso in esame gli NFT, ma sono già previste delle sessioni di studio specifiche affinché anche questi assets possano essere inclusi negli aggiornamenti della regolamentazione. Per quanto concerne gli investimenti, gli NFT sono assets molto volatili e sono caratterizzati da un rischio elevato, dunque devono essere inseriti in portafoglio con cautela.