È finito a processo, dinanzi al giudice monocratico di Imperia Sonja Anerdi, un 28enne M.Y., originario del Sudan, accusato di stalking. Il giovane, difeso all’avvocato Ugo Fogliano, per la Procura rappresentata dal pm Federica Pastorelli, avrebbe tra il luglio e l’agosto del 2020 molestato e minacciato un’educatrice del centro presso il quale era assistito.
Il 28enne avrebbe chiamato e videochiamato a qualsiasi ora delle giorno e della notte l’educatrice ed inoltre avrebbe tentato vari approcci fisici e l'avrebbe anche palpeggiata. In alcune occasioni, come denunciato, l’avrebbe strattonata con forza.
L’educatrice sarebbe stata seguita durante gli spostamenti e inoltre, avrebbe ricevuto le visite dell’imputato presso la sua abitazione anche in orario notturno. Il giovane infatti, avrebbe citofonato con insistenza più volte.
Condotte queste che hanno generato in lei “un grave stato di ansia e paura” tanto da farle cambiare abitudini di vita consistite anche nel non frequentare alcune zone della città per evitare di incontrarlo ed inoltre, è stata costretta a farsi accompagnare sul posto di lavoro per timore di incontrare lungo il tragitto il 28enne.
Nell’udienza, celebrata nei giorni scorsi, il legale Fogliano ha prodotto una perizia medico-legale in cui si attesta la pericolosità sociale dell’imputato anche al momento dei fatti contestati dall’accusa. Il giovane è stato infatti, già imputato in un altro processo in cui è stato giudicato parzialmente incapace di intendere e di volere. Inoltre, è stato già in cura presso il dipartimento di salute mentale dell’ospedale di Imperia e attualmente si trova ricoverato in una residenza sanitaria per l'esecuzione delle misure di sicurezza di Genova.
Il giudice ha quindi accolto la richiesta di rinvio avanzata dal difensore per valutare se l’imputato può coscientemente stare a processo. Il dibattimento è stato aggiornato al 22 settembre.