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Attualità | 28 maggio 2022, 07:11

Imperia, l’ultima fatica Angelo Salvatore Urrazza, ‘Lo scultore’: il restauro della targa sulla facciata di San Benedetto Revelli (foto)

Il ringraziamento di Comune e parrocchia all’artista recentemente scomparso per la sua opera

Imperia, l’ultima fatica Angelo Salvatore Urrazza, ‘Lo scultore’: il  restauro della targa sulla facciata di San Benedetto Revelli (foto)

La morte improvvisa, a soli 59 anni, di Salvatore Angelo Urrazza, conosciuto come lo 'Scultore' per la sua passione, ha suscitato nelle scorse settimane, una vera e propria ondata di costernazione in tutta la città, oltre ad avere segnato la sua famiglia che tanto amava.

Operaio dell'Edilcantieri, Urrazza, era salito alla ribalta delle cronache per essersi occupato di ripulire per conto del Comune di Imperia le lapidi e le targhe disseminate in città.

L’ultima sua fatica, era stata, appunto, il restauro della lapide sulla facciata della chiesa di San Benedetto Revelli al Prino che ricorda, in latino, il passaggio di Papa Pio VIIº a Porto Maurizio di ritorno dalla prigionia francese.   

La sensibilità del parroco e dell’amministrazione, in particolare del sindaco Claudio Scajola  -dichiara il consigliere comunale Orlando Baldassarre - aveva fatto si che questa lapide venisse restaurata e Salvatore, come in tutti gli altri casi aveva realizzato un lavoro eccellente”. 

"Il fatto che vengano restaurati questi monumenti storici -dice il parroco don Stefanoci aiuta, proprio in questo tempo che stiamo vivendo a fare memoria della nostra identità e a non ripetere gli errori che l'umanità ha già vissuto nel passato. L' uomo, infatti, continua a fare gli stessi errori di oltre 50 anni fa”. 


La traduzione del testo della targa

A Dio ottimo massimo

questa umile chiesa accolse

l’umile Pio VII pontefice massimo

che di ritorno dalla Gallia

andava a stabilirsi a Roma

nella lotta fino alla difesa rivendicata

con i diritti della Sede apostolica

e quivi con l’aspetto e con il suo eloquio

il buon pastore ricreò la moltitudine 

del popolo che accorse applaudente 

e affamato gli fu offerto in una cappella

con i più ragguardevoli ministri dei leviti

un bocconcino che gustò alle idi di febbraio 1814

Diego David

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