Oggi Jessica Franza ci propone una ricetta che prevede l'impiego, oltre che della ricotta vegana, anche delle foglie e dei fiori di malva nonché delle fave.
Per quanto riguarda la malva, dopo averla cucinata ed assaggiata, abbiamo constatato come sia un'ottima alternativa a spinaci o bietole. Provare per credere. In questo periodo questa pianta dai bellissimi fiorellini rosa, comunemente impiegata per tisane o decotti, cresce davvero dappertutto ma ovviamente andrà raccolta in luoghi non trafficati. La nostra è stata raccolta nell'orto dei Deplasticati ed abbiamo cucinato sia le foglie, quelle più piccole che i fiori. Ci siamo dette che è davvero un peccato mortificarla con un decotto visto il suo delicato sapore e la sua morbidezza. Ed ecco che Jessica ci ha fatto il ripieno per i ravioli.
L'altra protagonista è la fava, che in questo periodo dell'anno vive il suo grande momento e Jessica ha dedicato a lei un ruolo un po' alternativo rispetto alla classica accoppiata con il salame.
Ecco come realizzare i ravioli
Impasto con uova: 350 g farina Senatore Cappelli, 3 uova, 1 cucchiaino olio di oliva
Impasto senza uova: 400 g farina Senatore Cappelli, q.b. acqua leggermente tiepida (circa 180gr), 1 cucchiaino di olio di oliva.
Disponiamo la farina a fontana, pratichiamo un piccolo foro centrale nel quale aggiungeremo pian pianino l’acqua tiepida, aggiungiamo anche il cucchiaino di olio (e le uova se utilizzate), che ci darà maggiore elasticità all’impasto. Iniziamo ad impastare fino ad ottenere una palla liscia e setosa. L’impasto sarà pronto quando perderà la sua superficie a “buccia d’arancia” per diventare liscia: occorreranno circa 10 minuti di lavoro.
A questo punto copriamo il nostro impasto per farlo riposare per circa 30 minuti.
Dopo aver fissato la macchina per tirare la pasta al piano di lavoro in modo che non si sposti, prendiamo una parte dell'impasto e lo schiacciamo un po' con le mani o il mattarello. Dopo aver cosparso la pasta di farina, lo passiamo nei rulli. Ripieghiamo in 2-3 strati e assottigliamo nuovamente, passandolo ancora nei rulli fino ad arrivare allo spessore preferito.
Consigliamo fino al penultimo rullo compreso.
Per il ripieno: veg ricotta
Portare a bollore un litro di latte di soia (senza zucchero) facendo attenzione a non bruciarlo e travasiamo in una boule dove avremo pesato 60 gr di aceto di mele o succo di limone.
Giriamo con un mestolo di legno per 1 min e lasciamo riposare per 10 minuti: il latte inizierà a cagliare.
Scoliamo in un colino grande o scolapasta con all'interno con un canovaccio pulito (e che non odori di detersivo).
Facciamo una sorta di sacchetto e stringiamo le estremità superiori per strizzare bene la nostra ricotta vegetale.
Vedremo che il siero continuerà a colare dal telo. Poniamolo così in frigo, per una notte, dentro il colino, con sopra un peso, in modo che possa continuare a scolare.
Una volta pronta, diamo un po' di sapore con erbe aromatiche.
Le erbe: Ho fatto saltare in padella con uno spicchio d’aglio l'aspraggine insieme a foglie e fiori di malva; ho fatto raffreddare ed ho unito alla ricotta vegetale, aromatizzando con buccia di limone; i ravioli cuociono in abbondante acqua salata e sono pronti in 2-3 minuti
La crema di fave: sbollentiamo le fave con un pizzico di sale finché risultino morbide, scoliamole e frulliamole con un po’ della loro acqua di cottura e un filo d’olio extra vergine d’oliva.
Disporre sul piatto la crema di fave, i ravioli e aggiungiamo della zola vegana diluita con un po’ d’acqua.
Decoriamo ora il nostro piatto con i fiori di malva e erbette aromatiche.