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Politica | 02 aprile 2022, 17:36

Imperia, Gianluigi Paragone (Italexit) a gamba tesa su Scajola: "Mandiamolo a casa" (Foto e Video)

Oltre 200 persone hanno partecipato alla manifestazione in piazza della Vittoria contro il caro - bollette e il governo Draghi

Imperia, Gianluigi Paragone (Italexit) a gamba tesa su Scajola: "Mandiamolo a casa" (Foto e Video)

Manifestazione di Italexit per l’Italia, alla quale hanno partecipato, secondo la questura, circa 200 persone,  questo pomeriggio, in piazza della Vittoria a Imperia. 

Presenti il senatore Gianluigi Paragone, l'avvocato Marco Mori, il Coordinatore Regionale Fabio Montorro e la coordinatrice provinciale Simona Marazzi

Secondo Italexit, “lo Stato Italiano Draghi e l’Unione Europea discriminano e vessano i cittadini italiani portandoli a l’esasperazione, contro il caro bolletta, verso il caro benzina e il grave aumento dei costi dei beni di prima necessità.

"Il tema del caro bollette è una una questione sociale legata al caro vita e non è una questione che si riconnette alla situazione in Ucraina. Qui ci sono dei mercati speculativi che stanno giocando sulla pelle delle persone e sulla pelle della piccola impresa. Quindi, io penso che il governo o si mette in testa di cacciare soldi veri, oppure tutte le famiglie sarà un problema e per la piccola impresa idem", ha dichiarato Gianluigi Paragone.

Sulle nuove disposizioni sanitarie in materia di contenimento pandemico ha aggiunto: "Continuano ancora sulla precedente matrice, cioè tentano di aprire e poi dall'altra parte non hanno il coraggio di mollare tutto.  Penso che ormai sia la dimostrazione di come siano prigionieri delle loro delle loro politiche. Anche il green pass, il green pass e non è vero che lo molleranno dal 1 di maggio, la matrice del green pass resta, il protocollo della green pass, resta. Le nuove disposizioni non sono nient'altro che la prosecuzione diversa e aggiornata rispetto alla politica precedente".

Sul sindaco di Imperia Claudio Scajola cosa pensa? Penso che dobbiamo costruire un presupposto perché i cittadini possano liberarsi di Scajola e degli Scajola"

"La battaglia principale del nostro partito  è quella di arrivare ad una Italia che sia sovrana è fuori dall'Unione Europea. Una Unione Europea che dovrà raccontare ai cittadini perché non ha mai dato i soldi. Io sento sempre parlare di soldi che arrivano, stanno arrivando sono per arrivare, poi questi soldi non arrivano mai. Non arriveranno neanche i soldi del Pnrr. La verità è che ci sono caro bollette, caro spesa, caro benzina, un rincaro complessivo della vita e i soldi né da parte, né del governo che dovrebbe interfacciarsi con l'Europa arrivano.  Ora draghi aveva la possibilità di chiedere lo scostamento di bilancio per far fronte al tema dei rincari, non lo ha fatto perché? Perché, evidentemente ha paura di sfidare l'Europa. Allora mi domando l'uomo del Whatever it takes, del faremo tutto il possibile per salvare la moneta, non riesce a fare tutto il possibile per salvare le famiglie?" 

Europa ricompatta dalla guerra in Ucraina? Erano le stesse cose che sentivo dire durante l'emergenza covid, ‘mai come in questo momento l'Europa è così compatta’, poi,  in realtà ognuno si approvvigionava come meglio poteva per i fatti propri. L'Unione Europea è una farsa, non esiste assolutamente una solidarietà europea, e non esiste neanche adesso una solidarietà europea Rispetto alla questione del l'Ucraina. Al netto di tutta la propaganda e l’ipocrisia, ogni giorno paghiamo la Russia di Putin perché gli compriamo il 40 per cento del nostro gas e, quindi, ogni giorno gli diamo i soldi, quei soldi che poi lui mette  finanziare la guerra. Se non fossero ipocriti al governo direbbero, ‘noi da ora facciamo a meno del gas russo’ ma non lo possiamo fare perché per decenni abbiamo fatto affari con Putin. La pace possibile? Solo con la ricerca della mediazione,  ha sottolineato il fondatore di Italexit.  

A proposito delle cause civili e penali contro il governo depositate da militanti e simpatizzanti del movimento, l'avvocato Marco Mori ha detto: "Le azioni sono state fatte sia in sede civile che penale, l'azione penale ha avuto veramente un grande successo, ho visto io stesso le code che si sono create presso le varie procure della Repubblica per il deposito. La contestazione che viene fatta al governo è quella del delitto di violenza privata. Attraverso un intervento legislativo ha introdotto un ricatto, di fatto, che era quello del divieto di far svolgere la propria professione a chi non voleva vaccinarsi e attraverso questo ritratto si voleva imporre un trattamento che una persona non voleva fare. questo a tutti gli effetti è completamente fuori dall'ordinamento, perché prima di tutto un trattamento sanitario obbligatorio può essere imposto solo a determinate condizioni e questo trattamento non le rispetta e tra l'altro da dopo pochi giorni il consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia su questo c'ha dato ragione, trasmettendo tutti gli atti alla Corte Costituzionale, evidenziando come questo trattamento ha effetti avversi che non sono mediamente paragonabili a quello di altri trattamenti che sono stati resi obbligatori in passato. Qui, purtroppo, ci sono eventi avversi gravi, invalidità, sono 17 ogni 100mila inoculazioni e l’Aifa conta già 22 morti. In questo contesto siamo fuori dai paletti della Corte costituzionale che non consentiva il sacrificio della vita nemmeno di un singolo individuo neanche per la tutela di tutti gli altri. Quindi il presupposto della illegittimità dell’intervento normativo c’è. La cosa che poi si contesta è aver legato questo tipo di scelta al ricatto su qualcosa da cui dipende la sopravvivenza di un cittadino.  Perché per un over 50 che fino ad oggi non poteva più fare nessun tipo di lavoro, una sanzione di questo tipo in virtù di un non rispetto di un obbligo, equivaleva a una pena di morte. O hai i risparmi o tu sei obbligato a fare un qualcosa he non volevi fare e questo dal punto di vista penale è effettivamente punito. Nel momento in cui verrà dichiarata incostituzionale la norma, secondo me il problema per l'esecutivo si porrà.  Ad oggi sono arrivate un po' di archiviazioni un po’ in giro per l’Italia, abbiamo già fatto alcune opposizioni, continueremo a farne. Le abbiamo fatte, per esempio, su Genova, le abbiamo fatto in Sicilia, su Imperia, se non vado errato non mi è ancora arrivato niente, spero di non  sbagliarmi a memoria, ma sicuramente andremo avanti.  Nelle prossime opposizioni con ancora più forza perché obiettivamente abbiamo la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale. È una partita sulla quale non intendiamo mollare perché si è superata la soglia di quello che poteva essere tollerato. Siamo davvero andati troppo oltre non puoi toccare il lavoro delle persone".

All'evento gli organizzatori hanno posizionato un banchetto che sosterrà l’iniziativa di Italexit contro il caro bollette dove sono stati invitati tutti i partecipanti, a cui è stata consegnata una bolletta triplicata, soprattutto per le piccole e medio imprese, a consegnarne una copia che poi, verrà portata in parlamento come nel caso delle raccolta firme per il green pass.

 

 

Angela Panzera - Diego David

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