Diano Marina, emergono reperti archeologici: stop agli scavi per la realizzazione dell’isola ecologica seminterrata in zona Sant’Anna

Gli scavi per la realizzazione delle isole ecologiche seminterrate a Diano Marina nella zona di Sant’Anna hanno riportato alla luce alcuni reperti archeologici. I lavori sono stati immediatamente sospesi e quanto emerso già sottoposto alla valutazione di due esperti.

Conferma il sindaco Cristiano Za Garibaldi: “Come previsto sul posto hanno subito svolto un sopralluogo per capire a quale periodo risalgono le vestigia. Non si dovrebbe trattare di reperti antichissimi trovandosi a una decina di centimetri al di sotto della superficie. Speriamo che si possano salvaguardare, senza interrompere per troppo tempo i lavori che dovrebbero essere conclusi entro l’estate, altrimenti nella zona saremmo costretti a mettere dei bidoni, mentre andranno avanti le altre 3 previste nel progetto”.

L’investimento da parte del Comune per la realizzazione di 4 isole ecologhiche seminterrrate sul lungomare  è di 150mila euro. I lavori sono stati affidati alla ditta 'Nord Engineering Srl' con sede a Caraglio in provincia di Cuneo. 

L’Istituto Internazionale di Studi Liguri, con sede a Bordighera era stato incaricato di svolgere l'incarico per la verifica dell'interesse archeologico in merito alla zona oggetto dei lavori della realizzazione delle isole ecologiche seminterrate sulla passeggiata a mare. Il passaggio era stato disposto dalla Conferenza dei servizi che aveva autorizzato recentemente una variante del progetto. Tutti gli Enti coinvolti hanno dato parere positivo alla loro realizzazione, ma la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Imperia e Savona ha dichiarato necessario affidare l’incarico per valutare se il sito dove verranno realizzate, ossia lungo l'Aurelia abbia, o meno, interessi archeologici da salvaguardare.

Questa verifica preventiva avrebbe dovuto accertare, prima di iniziare i lavori, la sussistenza di giacimenti archeologici ancora conservati nel sottosuolo evitandone la distruzione con la realizzazione delle opere in progetto.  Il Comune, quindi, aveva stanziato 1.464,40 euro affinché l’Istituto Internazionale di Studi Liguri potesse svolgere l'incarico.