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Attualità | 22 marzo 2022, 12:12

Raccolta aiuti per l'Ucraina a Taggia, il bilancio dopo due settimane: "Servono cibo e detersivi per la pulizia"

Ieri l'assessore alla Protezione Civile, Lucio Cava si è presentato presso la sede alle ex Caserme Revelli dove da due settimane i volontari lavorano per raccogliere gli aiuti per l'Ucraina. Il servizio verrà parzialmente rimodulato.

Raccolta aiuti per l'Ucraina a Taggia, il bilancio dopo due settimane: "Servono cibo e detersivi per la pulizia"

Servono cibo e generi di prima necessità, ma stop ai vestiti. E' quanto emerge a distanza di due settimane dalla attivazione della raccolta di aiuti per l'Ucraina, avviata dal Comune di Taggia, con il coinvolgimento della Protezione Civile comunale, della Croce Verde Arma Taggia e della Croce Rossa. 

Analizzando l'inventario fatto, si evince che le donazioni non sono mancate. Il problema è che sono state sbilanciate verso un qualcosa di cui oggi non c'è molta urgenza, vestiti, coperte e oggettistica varia. E' stata fatta anche una attenta cernita, perchè forse sull'ondata della solidarietà qualcuno si è fatto prendere un po' la mano portando anche cose che per dignità e rispetto non erano in alcun modo ricevibili. Invece, sono state relativamente poche le donazioni di ciò di cui c'è più bisogno ovvero generi alimentari, a lunga conservazione, per adulti e bambini, così come medicinali da banco, prodotti per l'igiene e la pulizia.

I volontari della Protezione Civile di Taggia non hanno fatto mancare il proprio impegno e ieri, l'assessore Lucio Cava si è presentato presso la sede alle ex Caserme Revelli: "Ci ho tenuto a ringraziare i volontari per l'impegno quotidiano che hanno messo e tra di loro mi piace sottolineare la presenza anche di molti giovani. E' grazie ad ognuno di loro se da due settimane riusciamo a tenere viva l'iniziativa. Ho assistito a come funziona la macchina organizzativa, dalla presa in carico dei beni all'inscatolamento. E' un lavoro preciso e minuzioso che richiede tempo e che permetterà di accorciare tempi di gestione quando i beni verranno effettivamente smistati nei centri di distribuzione aiuti che accolgono i profughi ucraini". 

Sull'andamento del servizio Cava ha affermato: "Partiamo dal presupposto che non è mancata la generosità della comunità e spesso so che le persone hanno fatto trovare pacchi per le donazioni anche quando la sede era chiusa. Parlando con la responsabile Alessandra Cerri abbiamo fatto il punto sul servizio. Da alcuni giorni riceviamo meno donazioni e a fronte di tutto quello che abbiamo già raccolto, rimoduleremo il servizio dei volontari. Quindi credo che a partire già dalla prossima settimana apriremo la sede per le donazioni soltanto due giorni, al martedì e al sabato pomeriggio. Questo non vuol dire che l'emergenza sia finita così come la raccolta degli aiuti". 

"C'è ancora bisogno del sostegno da parte di tutti - conclude Cava - Gli aiuti andranno sia ai profughi che si trovano a pochi chilometri dal confine con l'Ucraina sia alle famiglie che stiamo accogliendo sul territorio. Stiamo raccogliendo anche per donare a loro. In particolare c'è bisogno oltre che di cibo anche di stracci, detersivi, disinfettanti e prodotti per la pulizia in generale. Noi, come Comune abbiamo già preparato tutti gli arredi necessari per ospitare i profughi, appena ce ne sarà bisogno all'interno dei due immobili comunali messi a disposizione della Prefettura per fronteggiare l'emergenza di queste persone che fuggono dalla guerra".  

Stefano Michero

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