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Politica | 19 marzo 2022, 07:14

Nuova sede per l'Italgas a Taggia: amministrazione ritira la pratica, soddisfatta la minoranza "Certe opere meritano una convenzione"

Italgas vorrebbe costruire su Taggia un nuovo edificio e farne sede periferica per i suoi uffici su un'area già di sua proprietà.

Nuova sede per l'Italgas a Taggia: amministrazione ritira la pratica, soddisfatta la minoranza "Certe opere meritano una convenzione"

Il consiglio comunale di Taggia ha temporaneamente stoppato l'iter sulla nuova sede che Italgas vorrebbe realizzare in via Periane. La pratica è stata presentata ieri sera dall'amministrazione del sindaco Mario Conio nel corso della assise cittadina. 

Si tratta di una richiesta di preventivo assenso a una variante urbanistica. In altre parole, Italgas vorrebbe costruire su Taggia un nuovo edificio e farne sede periferica per i suoi uffici su un'area già di sua proprietà. La pratica è stata presentata dall'assessore ai lavori pubblici Espedito Longobardi, "...si tratta di una variante al progetto presentato da Italgas allo Sportello Unico Attività Produttive. Italgas dispone di una ampia area in via Periane dove intende realizzare un nuovo edificio costruito su due piani. Al piano superiore uffici e locali di riunione mentre al piano terra ci saranno magazzini e locali tecnici. All'esterno oltre al parcheggio pertinenziale è prevista un'ampia area da destinare a verde privato. Quindi una pregevole riqualificazione".

L'opposizione, attraverso i consiglieri Mario Manni e Roberto Orengo de 'Il Passo Giusto', ha sollevato alcune perplessità. "Certe opere in variante, portate avanti da certi soggetti meritano una convenzione senza battere ciglio. - ha detto Manni - Se approviamo, questo diventa un progetto enorme e se loro domani ci dicessero 'ciao...' non avremmo leve per farli tornare indietro mettendo in imbarazzo l'intero consiglio comunale". 

La minoranza non si è posta contro il progetto di Italgas ma trattandosi di un soggetto importante, ritiene che ci possano essere margini di guadagno per il territorio comunale, attraverso un ritorno in opere o sistemazione di aree comunali in uso alla collettività. "Se si può trattare, ci proverei. - aggiunge Manni - Non so, suggerisco i 400mila euro per il pump track? Insomma io tratterei. Non stiamo parlando una pratica presentata da un piccolo privato ma di una azienda che l'anno scorso registrava 367milioni di euro di utile... gli si può chiedere qualcosina". 

"La variante è concessa dal consiglio comunale. Il consiglio comunale concede a chi lo chiede una variante, ovvero fare qualcosa che le norme di oggi non prevedono. - analizza Orengo - Il metodo è importante. Ci saremmo aspettati una convenzione a prescindere da ciò che avremmo chiesto, che si sarebbe dovuto chiedere e dove questa richiesta sarebbe confluita. Però non chiederla proprio... sarebbe stato meglio portare la pratica nel prossimo consiglio comunale". 

Il sindaco ha quindi voluto replicare alla minoranza spiegando che: "C'è un percorso che ha portato alla presentazione di questa pratica. Un percorso di condivisione fatto da questa amministrazione, di convinzione e direi anche di consapevolezza di un risultato importante per il territorio. A nostro giudizio approvare questa variante permetterà di insediare sul territorio una importante realtà lavorativa. Si parla della sede amministrativa di una azienda che ha scelto Taggia per insediare i suoi uffici. Noi abbiamo valutato oltre gli aspetti di riqualificazione ambientale. Meglio una azienda in più che investe sul nostro territorio che una azienda in meno".

Sulla pratica, l'opposizione ha chiesto o un emendamento per inserire la possibilità di una convenzione oppure di ritirare la pratica. La questione ha richiesto una interruzione del consiglio comunale di alcuni minuti. A sorpresa l'amministrazione è tornata sui propri passi e al ritorno nella sala consigliare, l'assessore Longobardi ha annunciato il rinvio della questione al prossimo consiglio comunale. Una decisione salutata con soddisfazione dalla minoranza. 

Stefano Michero

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