Dopo l’accoglienza di domenica scorsa, con l’arrivo dei primi profughi ucraini a Imperia, ha aperto oggi pomeriggio, nei locali di via Argine Destro messi a disposizione dall’attivista Roberto Saltelli, il ‘Magazzino Ukraino’, una sorta di bazar dove i profughi potranno servirsi di abiti, coperte, scarpe giochi per i bambini, offerti dalla generosità degli imperiesi.
Nel pomeriggio di ieri i volontari, tra i quali i sono rappresentanti della Caritas e di altre associazioni imperiesi hanno ricevuto la visita degli addetti della Fratelli Carli che ha donato alcuni scatoloni di prodotti e messo a disposizione degli scaffale a ripiani.
Intanto prosegue, da parte dell’organizzazione che fa capo a Matteo Lodi, la stessa che domenica scorsa ha fatto arrivare nel capoluogo il primo convoglio di profughi, mamme con bambini, diversi anziani, in totale 36 persone tra personale organizzatore e ucraini che hanno viaggiato dal confine con l'Ungheria fino a Porto Maurizio, la ricerca di case accoglienti per i profughi ucraini.
“Abbiamo creato una belle rete di semplici cittadini – ci ha detto Matteo Lodi – e, quindi, il nostro appello principale è quello di chiamarci o scriverci su whatsapp al numero 3356262838 e dare eventuale disponibilità per stanze o case, non per tanto tempo per anche per qualche settimana o un paio di mesi. Una volta qui, quando la disponibilità finisce, possiamo creare delle staffette con altri imperiesi che si sono messi a disposizione. Vogliamo ringraziare tutti quelli che ci stanno aiutando, tra cui molti imprenditori che si sono messi a disposizione. Tra l’altro chi viene ospitato si è anche messo a disposizione per aiutare chi le ospita. Al momento servono alloggi o stanze, oltre a chi può dare una mano per far giocare i bambini e seguire gli adulti per le pratiche burocratiche”.
Carolina Retta ci ha spiegato come è stato allestito: “Abbiamo lavorato per evitare di renderlo un magazzino vero e proprio, cercando di farlo diventare quasi una boutique con tappeti, stendini e altro. I cartelli sono in italiano e in ucraino, per chi offre e chi ha bisogno. Con loro facciamo un po’ di ‘shopping therapy’ e giochiamo anche con i bambini, per qualche momento di convivialità che fa bene a tutti”.
Tra i tanti volontari anche Marilena, che sta ospitando i profughi: “E’ mia sorella che ha accolto a Diano Castello una donna, Lucja, mentre io do una mano per quanto posso. Penso che lei si trovi bene e mia sorella è felicissima di averla potuta aiutare. Lucja, al suo arrivo era completamente terrorizzata e traumatizzata e solo ora sta un po’ meglio”.
Ed è proprio Lucja a raccontarci la sua storia: “Io abitavo a Kiev, dove ho lasciato la mia vita. E’ rimasto là mia mamma, il mio ragazzo e il lavoro. Ricordo il giorno in cui è iniziata la guerra, quando ho visto le molte chiamate di mia madre e alla televisione hanno annunciato quanto stava accadendo. Quindi ci siamo chiusi nel bunker dove abbiamo anche dormito”. Come è arrivata in Italia: “Sono partito da Kiev in treno e sono arrivata a Ovest anche se con grande difficoltà fino alla Slovacchia, dove sono salita sul pullman che mi ha portato in Italia. Non posso far altro che ringraziare chi mi sta aiutando e ora posso dire di sentirmi al sicuro”.
Oltre all’appello per ricevere aiuti, offerte di cibo, contributi e beni di prima necessità, anche se la priorità rimangono gli alloggi. Il Comitato è già riuscito a trovare numerose famiglie che hanno messo a disposizione la propria casa per ospitare altri ucraini che arriveranno. Per le offerte di sostegno per ospitanti e ospiti è attivo un Iban dove fare i versamenti all’associazione Aci ‘Il Campo delle Fragole aps’: IT87 H06 1751 0501 00000 1208 280 con la causale ‘aiuti profughe im’