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Attualità | 08 febbraio 2022, 07:11

Sanremo: il Festival va in archivio con un grande successo, c'è soddisfazione per albergatori e commercianti

I commenti sono di moderata gioia per gli incassi che sono arrivati 'solo' nel fine settimana. Ma, pensando al 2021, è stata una festa senza precedenti.

Sanremo: il Festival va in archivio con un grande successo, c'è soddisfazione per albergatori e commercianti

“La musica è finita, buonanotte ai suonatori”: troppo facile commentare così la fine del Festival di Sanremo che, in sede di commento lascia uno strascico straordinario per la città dei fiori e l’intero comprensorio ponentino. Al termine di una settimana scoppiettante, pur con tutte le restrizioni previste, ci siamo messi alle spalle l’appuntamento del 2021 quando la città era deserta e blindata.

La conferma ci arriva dagli albergatori, raggianti per come è andata la settimana festivaliera e, in particolare dal presidente di Federalberghi, Silvio Di Michele: “Eravamo partiti con l’aspettativa di un 85% di occupazione e, invece, almeno da martedì in avanti abbiamo registrato un ‘sold out’ che, dopo il 2021, avremmo sottoscritto vista la situazione pandemica. Abbiamo informazioni con occupazione alberghiera importante anche fuori da Sanremo, dove moltissime camere erano occupate e, in alcuni casi si è registrato il tutto esaurito”.

Grande soddisfazione, quindi, per gli operatori del settore turistico, che hanno elogiato il grande lavoro di tutti, nonostante qualche polemica che c’è stata all’annuncio della nave da crociera della ‘Costa Toscana’: “Per quanto ci riguarda – prosegue Di Michele – avendo chiara da subito la situazione per la nave, polemiche non ne abbiamo fatte e i risultati si sono visti”.

Gli albergatori hanno anche confermato l’assoluta rigidità nell’applicazione delle normative anti Covid: “Vogliamo essere chiari – ha detto Di Michele a nome della categoria – perché in albergo non si entra senza green pass mentre, per quello che ho visto in giro non mi esprimo. Anzi, nella settimana precedente al Festival abbiamo registrato il tentativo di alloggiare in diversi alberghi da parte di una coppia di francesi che, senza il passaporto verde, sono stati mandati via da diverse strutture”.

Per i prossimi mesi? “Speriamo di avere una scia ‘lunga’ del Festival, in particolare per gli italiani, ma intanto febbraio ci dà qualche segnale positivo con alcune prenotazioni, in particolare tra i francesi. Se poi, come sembra, si allenta la morsa del Covid, ci auguriamo di poter arrivare indenni ad aprile, quando si potrà riprendere con i ponti e qualche vacanza in più”.

Moderata soddisfazione è stata espressa anche dalle associazioni di categoria. Da Andrea Di Baldassarre (Confcommercio) confermano i grandi numeri per venerdì e sabato: “Vorrei però centrare l’attenzione su un problema – ha detto – che a oggi non lo è ma potrebbe diventarlo. Sto parlando dell’assenza degli artisti che erano ‘barricati’ nelle stanze d’albergo. Per i prossimi anni sarà importante averli, sperando in una soluzione alla pandemia, perché la gente vuole vederli in giro per la città. Speriamo che ci sia una attenzione della parte politica, ovvero di portare gli eventi in città. Voglio fare un plauso ai miei colleghi che, nonostante la crisi, i dubbi, la rabbia e i tanti problemi, si sono fatti trovare pronti con il sorriso e la classica cortesia di fronte a tutti i clienti che si sono presentati”.

Sulla stessa falsa riga anche il presidente di Confesercenti, Mimmo Alessi, che commenta anche la qualità del prodotto in chiave futura: “Non dobbiamo mai dimenticare, anche se ci sono stati alti e bassi, che il Festival non porta ‘direttamente’ in quella settimana ma lo fa spalmando la notorietà durante l’anno. Bar, ristoranti e simili hanno lavorato bene in centro ma, chiaramente, un po’ meno i primi giorni incrementando nel fine settimana. Sicuramente il Covid ha contribuito a stoppare molti turisti, ma ci dobbiamo accontentare. Anche il mercato del sabato ha visto un buon movimento e anche per l’abbigliamento ho visto tanti clienti per ‘Saldi di Gioia’. Ora mirino puntato su marzo e aprile che ci diranno se il Festival ha seminato bene”.

Anche Olmo Romeo (Cna) ha evidenziato gli ottimi incassi nel fine settimana: “Abbiamo visto un inizio dei sette giorni fiacco ma, alla fine, possiamo ritenerci soddisfatti. Certo, è mancato un po’ l’apporto del ‘carrozzone’ vero e proprio così come l’aria di festa. Ma è ovvio che raffrontato all’anno scorso siamo assolutamente contenti e la cosiddetta ‘magia’ è stata bloccata dalla pandemia. Rimango convinto che, se fossimo riusciti a spostarlo di un mese, avremmo potuto gestirlo quasi come ante Covid. Però devo fare i complimenti a come si è presentata la città e, questa settimana festivaliera ci aiuterà sicuramente per la promozione del nostro brand. Le notizie sulle vendite pubblicitarie di Rai devono però insegnarci di andare a chiedere molto di più per i prossimi anni”.

Carlo Alessi

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