ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Eventi | 04 febbraio 2022, 19:19

Sanremo 22, è la sera delle cover: si fa festa con La Rappresentante di Lista, Achille e Loredana siete bellissimi. Sorpresa, con Morandi c’è Jovanotti

Ad aprire la serata sarà Noemi con “(You make me feel like) a natural woman” di Aretha Franklin, chiude Tananai con Rosa Chemical e la loro interpretazione di “A far l’amore comincia tu” di Raffaella Carrà

Sanremo 22, è la sera delle cover: si fa festa con La Rappresentante di Lista, Achille e Loredana siete bellissimi. Sorpresa, con Morandi c’è Jovanotti

Attesa dagli appassionati, aspramente dibattuta tra i critici, forse temuta dagli artisti. È il momento della serata cover, l’omaggio annuale del Festival alla storia della musica che, per l’edizione numero 72, amplia il proprio orizzonte alla canzone internazionale. Con ospiti o in solitaria, i 25 big in gara porteranno questa sera all’Ariston la loro personale reinterpretazione dei brani che hanno scritto nei decenni il lungo libro della canzone.
Le prove del pomeriggio hanno già messo nero su bianco chi ha scelto di lasciare la propria firma e chi, invece, si è limitato al compitino.

Achille Lauro con Loredana Bertè – “Sei bellissima” di Loredana Bertè: difficile sapere se le stanche mura dell’Ariston siano o meno in grado di fare da casa a due personalità così, graffiano il cuore tra amore e disperazione.

Aka 7even con Arisa – “Cambiare” di Alex Baroni: resta tutto nell’ambito del prevedibile, più abbottonato lui più straripante lei.

Ana Mena con Rocco Hunt – “Medley”: non ascoltata alle prove.

Dargen D’Amico – “La bambola” di Patty Pravo: non ascoltata alle prove.

Ditonellapiaga e Rettore – “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli: non ascoltata alle prove.

Elisa – “What a feeling” di Irene Cara da “Flashdance”: non ha bisogno di condividere il microfono per riempire il palco, con la magia di Elena D’Amario inonda l’Ariston di magia. Maestra.

Emma con Francesca Michielin – “Baby one more time” di Britney Spears: e qui si ritorna sui banchi di scuola, ai tremori adolescenziali. Tentano un approccio soft, per poi adattarsi di fatto all’originale senza particolare afflato creativo. C’è anche un accenno di coreografia, ma proprio un accenno.

Fabrizio Moro – “Uomini soli” dei Pooh: non ascoltata alle prove.

Gianni Morandi con Jovanotti – “Medley”: non ascoltata alle prove. Nel pomeriggio è stata confermata la presenza di Jovanotti (coautore del brano) sul palco.

Giovanni Truppi con Vinicio Capossela – “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè: ecco, si fa così. Si prende una pagina di storia, la si rispetta e la si onora arricchendola con maestria.

Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo – “Io vivrò senza te” di Lucio Battisti: incipit cinematografico, climax potente e ben strutturato con massicci inserimenti orchestrali. Arrangiamento magistrale condito dal sax di Andy sul finale. Ambiziosa la parte vocale.

Highsnob e Hu con Mr.Rain – “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco: appuntare alla voce ‘cose da non fare’ l’aggiungere strofe a una canzone come questa. Il resto prosegue sulle onde della iniziale delusione.

Irama con Gianluca Grignani – “La mia storia tra le dita” di Gianluca Grignani: belloccio di ieri e belloccio di oggi si mettono insieme per un’operazione nostalgia dal target ben preciso e dal risultato incerto.

Iva Zanicchi – “Canzone” di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva: un viaggio nel mondo che rappresenta, la veste alla perfezione in un crescendo degno di lei e della sua dote vocale.

La Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra – “Be my baby” delle The Ronettes: ma che bello! Ognuno porta il proprio per una cover a cinque mani riuscita dall’inizio alla fine, tra la fedeltà all’originale e un finale da club berlinese.

Le Vibrazioni con Sophie and the Giants e Peppe Vessicchio – “Live and let die” di Paul McCartney: non ascoltata alle prove.

Mahmood e Blanco – “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli: le loro vocalità si intrecciano a meraviglia in una interpretazione morbida e ben equilibrata. Non c’è effetto sorpresa e, forse, sarebbe stato di troppo.

Massimo Ranieri con Nek – “Anna verrà” di Pino Daniele: garantito l’effetto emozione, meno quello sorpresa. Esecuzione scolastica nel bene e nel male.

Matteo Romano con Malika Ayane – “Your song” di Elton John: il divario tra i due supera i limiti dell’incolmabile. Interpretazione da spartire al 50% per dare un giudizio completo e non può che essere agli antipodi.

Michele Bravi – “Io vorrei…non vorrei…ma se vuoi” di Lucio Battisti: non ascoltata alle prove.

Noemi – “(You make me feel like) a natural woman” di Aretha Franklin: a fuoco nel pezzo, si diverte e si sente. Ci fa volare al di là dell’oceano per tre minuti forzando il giusto.

Rkomi con Calibro 35 – “Medley Vasco Rossi”: i latini direbbero ‘est modus in rebus’. Dai.

Sangiovanni con Fiorella Mannoia – “A muso duro” di Pierangelo Bertoli: l’ingresso sulla seconda strofa sa un po’ di “scansati, che questa si fa così”, ma è bello vedere due generazioni a confronto nella casa della canzone italiana. L’esecuzione poco toglie e poco aggiunge.

Tananai con Rose Chemical – “A far l’amore comincia tu” di Raffaella Carrà: il rischio scivolone era dietro l’angolo, lo evitano per un soffio ma non danno quel di più per renderla qualcosa di interessante.

Yuman con Rita Marcotulli – “My way” di Frank Sinatra: ricerca l’atmosfera da crooner e la trova in pieno. Il mood sinatriano gli veste bene addosso per una cover elegante e precisa.


L’ordine di uscita

Noemi
Giovanni Truppi con Vinicio Capossela
Le Vibrazioni con Sophie and the Giant
Sangiovanni con Fiorella Mannoia
Emma con Francesca Michielin
Gianni Morandi con Mousse T
Elisa
Achille Lauro con Loredana Bertè
Irama con Gianluca Grignani
Ditonellapiaga e Rettore
Iva Zanicchi
Ana Mena con Rocco Hunt
La Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra
Massimo Ranieri con Nek
Michele Bravi
Mahmood e Blanco
Rkomi con Calibro 35
Aka 7even con Arisa
Highsnog e Hu con Mr. Rain
Dargen D’Amico
Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo
Fabrizio Moro
Tananai con Rosa Chemical

Pietro Zampedroni

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