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Attualità | 31 gennaio 2022, 15:06

Festival di Sanremo: il coordinamento Stage! invita gli artisti in gara a ricordare che il mondo dello spettacolo indipendente è fermo

Il coordinamento raggruppa oltre 100 associazioni di imprese, artisti e lavoratori del settore.

Festival di Sanremo: il coordinamento Stage! invita gli artisti in gara a ricordare che il mondo dello spettacolo indipendente è fermo

"Sostegni e ristori a tutta la filiera, il rinnovo dei bandi Extra Fus per tutti, semplificazioni burocratiche, sgravi e ripartenza in regola a brevissimo con una data certa". Queste alcune delle richieste avanzate dal coordinamento "StaGe!" che raggruppa la filiera della musica e spettacolo dal vivo indipendente ed emergente, con oltre 100 associazioni di imprese, artisti e lavoratori del settore. Il messaggio arriva a poche ore dal Festival di Sanremo, insieme ad un invito rivolto a tutti gli artisti che da domani sera calcheranno il palco dell'Ariston "...ricordino tutte le imprese, artisti e lavoratori fermi durante la kermesse".

Il coordinamento Stage! esprime "...il disagio e la delusione di tutto il comparto perché le risposte del Governo alla nostra chiusura sono al momento totalmente insoddisfacenti e carenti e disattendono nella parte economica le giuste richieste di risarcimento da parte delle imprese, degli artisti, dei lavoratori e delle associazioni di rappresentanza del settore. Per questo chiediamo un incontro urgente al Ministero della Cultura e ai Ministeri competenti come il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli altri Ministeri coinvolti per aprire un Tavolo di Crisi di questo settore che ha urgente necessita’ di interventi straordinari".

"Il Decreto Sostegni appena uscito e il Bando del FUS in scadenza, oltre ad altri bandi di cui si attende l’esito finale e l’uscita di nuovi bandi richiesti a gran voce ancora assenti, non soddisfano in alcun modo la filiera tutta della musica indipendente ed emergente e di intrattenimento del nostro paese che realizza circa il 70/80% delle produzioni con migliaia di realtà imprenditoriali e centinaia di migliaia di artisti e lavoratori coinvolti direttamente e indirettamente e riceve al massimo il 20/30 % dei fondi" - denunciano

"Fondi che vanno quasi sempre a poche grandissime realtà, spesso straniere, con bilanci in positivo in questa fase. In questi due anni di pandemia hanno avuto in mano tutto il mercato, cancellando tutta la filiera della musica indipendente ed emergente, che per almeno il 50% sta rischiando la chiusura totale. - proseguono -  In questi giorni, segno di una situazione veramente gravissima, abbiamo visto gli appelli lanciati anche da alcuni grandi artisti italiani più sensibili, provenienti dal settore indipendente e quindi ben consci della realtà, come Coez, Salmo, Piotta, Ultimo e Tommaso Paradiso, che stanno toccando con mano la mancanza di una reale ripartenza del settore della musica, dello spettacolo e delle arti che sta rischiando di fare chiudere tutta questa filiera di scouting, innovazione e ricerca del nostro paese e di consegnarla nelle mani di aziende straniere".

"Oggi siamo di fronte ad un “Lockdown di Fatto”, per di più non dichiarato dal Governo che con l’ultimo Decreto Sostegni non risarcisce i danni derivanti dalla chiusura improvvisa di Natale e Capodanno. - denunciano - Tutta la filiera del settore si è dovuta fermare all’improvviso con una perdita che va da un minimo del 20% di fatturato fino al 100% dei festival, eventi di piazza, discoteche, club, balere e locali da ballo oltre a tutti i lavoratori, organizzatori, artisti e maestranze, che hanno perso gli ingaggi". 


"Chiediamo quindi come prima cosa che vengono attivati tutti i Bandi Extra Fus, fatti in modo semplice e immediato, che risarciscano tutte queste figure, nel più breve tempo possibile visto il danno irreparabile che hanno ricevuto dal punto di vista economico e di prospettive del futuro lavorativo. Chiediamo di ripartire subito con i Concerti e gli Spettacoli dal Vivo in ogni luogo con Green Pass, Mascherine e Controllo Temperature, ove necessario, con il 100% delle capienze, ripartendo magari tutti dal vivo dai primi giorni di febbraio in contemporanea con il Festival di Sanremo che si realizza infatti a pieno regime"

Redazione

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