Dopo tre anni di lotta contro un decreto-legge che impediva la circolazione dei veicoli con targa estera guidati da residenti in Italia, finalmente una soluzione.
Il decreto sicurezza impediva di fatto la guida di veicoli con targa estera andando a colpire i nostri frontalieri che li usano per motivi di lavoro. Di fatto il codice vietava a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre sessanta giorni di circolare con un veicolo immatricolato all'estero. Una legge assurda che ha provocato sanzioni, sequestri e perdite di posti di lavoro.
La pubblicazione in gazzetta ufficiale di questa settima mette fine a questa situazione. “Era una assurdità – sottolinea Roberto Parodi, segretario dell’associazione FAI dei frontalieri – e ora, seguendo una procedura, dal primo febbraio sarà possibile condurre i veicoli esteri. Una soluzione importante per i nostri frontalieri e non solo. La nostra associazione mette a disposizione tutte le informazioni necessarie per adempiere a questo iter. Il nostro ufficio legale, con Enrico Amalberti, resta poi a disposizione per ulteriori chiarimenti”.
Parodi ha voluto ringraziare tutte quelle forze politiche “Che in questi hanno ci hanno accompagnato con emendamenti, interrogazioni parlamentari ecc. in questa lotta contro una legge ingiusta che ha colpito migliaia di nostri lavoratori”.