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Attualità | 21 gennaio 2022, 15:06

Imperia, nuovo progetto per il museo Navale: occorre il rifacimento della pavimentazione in calata Anselmi e la demolizione del manufatto demaniale (foto)

L'intervento, che riguarda anche la valorizzazione dell’area tra via Scarincio e la palazzina adiacente, i lavori per una parte della facciata e il deck di accesso, adesso è al vaglio della conferenza dei servizi: serviranno 158 mila euro

Imperia, nuovo progetto per il museo Navale: occorre il rifacimento della pavimentazione in calata Anselmi e la demolizione del manufatto demaniale (foto)

Indetta la conferenza dei servizi per decidere in merito al nuovo progetto che prevede il potenziamento e il miglioramento del museo Navale di Imperia. Entro il 7marzo tutti gli enti coinvolti dovranno rendere noti i propri pareri mentre la riunione plenaria è stata fissata per il 14 marzo. 

"I lavori già appaltati relativi al completamento del Museo sono in via di conclusione e consentiranno, è riportato nel progetto, di aprire l’intero percorso museale dopo un lungo e complesso iter di riqualificazione e valorizzazione degli ex magazzini generali che lo ospitano in un’area strategica dal punto di vista turistico e culturale della città". Per attuare questo progetto occorreranno 158 mila euro, così come stabilito dalla determina di Giunta emanata il 28 dicembre scorso.

Gli interventi già in atto hanno consentito "di recuperare integralmente l’involucro esterno a partire dalle coperture, fortemente danneggiate a causa dello stato di abbandono e della mancanza di manutenzione, nonché le facciate su Calata Anselmi e, in parte, verso le Dogane. Lo spostamento dell’ingresso del museo su Calata Anselmi (lato mare) ha inoltre consentito la riqualificazione dell’area esterna grazie a una serie di sistemazioni che garantiscono una più ampia accessibilità e connessione con la banchina del porto turistico". Per questi interventi, sono stati impiegati 600 mila euro da parte della Soprintendenza che è responsabile unico del procedimento. 

E proprio nell'ultima fase dei lavori è stato valutato dai tecnici "l’opportunità di dare pieno compimento alla riqualificazione dell’area esterna con la demolizione di un manufatto in disuso (attualmente adibito a deposito) che aveva in origine funzione di guardiola di accesso all’area doganale. Questo manufatto costituisce evidente 'superfetazione' nel contesto di grande impatto architettonico del complesso museale, essendo tra l’altro collocato lungo la via principale di collegamento dalla Marina di Porto Maurizio verso Oneglia". La sua demolizione consentirebbe di restituire una visione completa e pulita della facciata del grande complesso dell’ex deposito franco e dei magazzini generali.

Inoltre, considerato che nel corso degli anni si sono stratificati sull’area numerosi impianti (armadi, cavi in facciata, cavi aerei,) connessi alle infrastrutture dei servizi di rete (energia elettrica, linea telefonica, illuminazione pubblica) si è valutata la possibilità di completarne il riordino e la razionalizzazione, eliminando impianti in disuso ed interrando i cavi aerei dove possibile; "gli interventi consentono, è specificato negli atti, di restituire alla città un contesto di tipo 'industriale' che oggi assume un ruolo chiave nella qualificazione e nel decoro dell’ambiente urbano".

Contestualmente si ripristinerà il cornicione su via Scarincio che aveva subito danneggiamenti a seguito di un avverso evento meteorologico e che non è stato possibile risanare in precedenza. Il progetto infine, vuole porre una soluzione definitiva al problema dell’insufficiente potenza di alimentazione elettrica dell’attuale fornitura: "la stima dell’assorbimento elettrico complessivo del complesso museale attualmente realizzato (con percorsi di visita, simulatori, sala convegni, planetario) ammonta a circa 300kW a fronte di una fornitura massima di 100 kW disponibili". Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo allaccio dalla nuova cabina elettrica già realizzata su Calata Anselmi a servizio delle attività portuali e adeguatamente dimensionata per dare sufficiente alimentazione anche al complesso museale.

Sette quindi sono in tutto gli interventi su cui la conferenza dovrà dare l'ok: la demolizione del manufatto demaniale e a valorizzazione dell’area d’angolo tra via Scarincio e palazzina delle Dogane, il completamento della pavimentazione di calata Anselmi e lungo il fabbricato del complesso museale, il completamento della facciata lato dogane e via Scarincio, la realizzazione di nuovo locale con accesso diretto dall’esterno, il completamento deck nuovo ingresso, il nuovo allaccio elettrico per il Museo ed infine, il rifacimento del cornicione su via Scarincio.

Per il comune il "progetto contribuisce a migliorare la qualità architettonica del luogo, in quanto rimuove superfetazioni che ostruiscono la visibilità delle facciate dell’edificio da coni visuali in particolare provenendo da Borgo Marina". Inoltre l'aiuola prevista su parte del sedime del manufatto demolito viene realizzata attorno alla bouganville esistente valorizzandola e collegandola visivamente al pergolato esistente coperto anch’esso da bouganville verso la palazzina delle Dogane. La ricollocazione delle palme esistente consentirà di valorizzare ulteriormente l’area. La nuova pavimentazione prevista attorno al fabbricato consentirà di ridurre la superficie asfaltata e consentirà di realizzare maggiore continuità visiva e tipologica per uso di materiali con Calata Anselmi. "Infine, la realizzazione del nuovo accesso che riprende quanto già autorizzato sulla facciata verso Calata Anselmi, si dimostra compatibile con l’assetto tipologico ed architettonico complessivo riprendendo aperture analoghe lungo le facciate adiacenti dello stesso immobile".

Angela Panzera

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