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Attualità | 21 dicembre 2021, 07:11

Per il maxi intervento alla diga di Tenarda si fa avanti una sola ditta, ora Amaie si affida al Ministero delle Infrastrutture

La manifestazione di interesse ha visto la sola risposta della ‘Research consorzio stabile’ di Napoli, ma così la gara non si può fare

La diga di Tenarda

La diga di Tenarda

È la ‘Research consorzio stabile’ di Napoli l’unica ditta ad aver risposto alla manifestazione di interesse di Amaie per il maxi intervento alla diga di Tenarda. Un lavoro da oltre 750 mila euro per l’impianto capace di contenere circa 2 milioni di metri cubi d’acqua per 33,5 metri di altezza e 195 di lunghezza.

Una candidatura in solitaria che complica non poco l’iter per la società partecipata del Comune di Sanremo. Impossibile, infatti, procedere alla gara con un solo candidato, motivo per il quale ora l’azienda chiederà direttamente al Ministero delle Infrastrutture (finanziatore dell’intervento) le modalità per proseguire con la pratica. I contatti saranno avviati già nei prossimi giorni.

L’interesse di Amaie è quello di partire il prima possibile con i lavori che la diga attende da anni, ma non sarà semplice con un mercato dell’edilizia saturato da continui lavori finanziati con i super bonus degli ultimi anni. In parole povere: è difficile trovare un’impresa che si faccia carico dell’intervento. Da Amaie non fanno mistero di una certa delusione per la risposta alla manifestazione di interesse: le aspettative più ottimistiche vedevano almeno cinque imprese pronte ad aggiudicarsi i lavori.

L’appalto prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria, il ripristino del rivestimento del paramento interno ed esterno del corpo della diga, la sostituzione alcuni organi di manovra, l’installazione di strumentazione per il monitoraggio statico e dinamico. L’importo per la progettazione esecutiva è di 26 mila euro, mentre il costo dei lavori è di 756.127,72 euro di cui 71.128,32 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

La durata della progettazione è fissata a 45 giorni, quella dell’intervento a 245 naturali e consecutivi, tenuto conto che non si potrà lavorare in inverno data l’altitudine di 1.320 metri e il clima non certo mite. Gli operatori invitati sono cinque per un massimo di otto. La diga di Tenarda è stata costruita nei primi anni ’60 con un lago artificiale di 0,3 chilometri quadrati per gestire l’acqua che poi arriva a Poggio e Arma dove viene filtrata e resa potabile.

Pietro Zampedroni

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