Da campo di calcio per i ragazzi dell’oratorio delle Opere parrocchiali di Porto Maurizio a parcheggio. Il destino del campetto di via Verdi in cui sono cresciuti generazioni di giovani portorini e si sono disputati anche tornei come quello di San Leonardo tra le rappresentative delle parrocchie cittadine, sembra segnato.
Potrebbe diventare, infatti, un’area parcheggio da affittare agli automobilisti della zona, avara di posti macchina. Cristina Tealdi, architetto e membro del Consiglio economico per gli Affari parrocchiali, non conferma e non smentisce: “Per ora pensiamo alla riqualificazione del muraglione, un intervento su un muro lungo 20 metri e alto 3 in cemento armato importante, perché, tra l’altro, risolviamo alcune problematiche delle case circostanti in quanto sostiene una stradina. Per il campo non è stata presa ancora alcuna decisione. Ci sono delle ipotesi al vaglio, compresi i parcheggi di cui, del resto, disponiamo già. Cercheremo di essere cauti, ma non sarà un discorso immediato, si è pensato anche al paddle che va di moda ma creerebbe disturbo nel quartiere. È certo che da anni il campetto non ci viene più richiesto perché non a norma, essendoci alternative vicine in città, come i campi dei Giuseppini alla Fondura e a Caramagna. Rimetterlo in sesto costerebbe 60mila euro”.
“Non viene richiesto -dice un fedele della parrocchia che su quel campo ci ha passato molte ore – perché è chiuso, ma i bambini vorrebbero tornarci eccome a giocare a pallone. È un discorso comunitario e sociale, fa male vedere il cancello sbarrato e ancora di più vedere il campetto trasformato in una attività economica”.
“Capisco -replica la Tealdi -ma in realtà i ragazzi di oggi sono attratti da altro, vengono solo a catechismo poi se ne vanno a fare altre attività. Per mettere a posto il campetto servirebbero 60mila euro, non so, francamente se ne vale pena”.
