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Sanità | 24 ottobre 2021, 07:11

Vaccino anti-covid per i bambini under 11, Borea (Asl 1): "Ottima la risposta immunologica e gli effetti collaterali sono minimi. Le mamme si fidino dei medici"

Dopo i recenti studi americani che vedono 'Pfizer' efficace al 90,7%, a partire dai 5 anni di età, abbiamo registrato il parere del primario di Pediatria: "I vantaggi sono tanti e superiori rispetto a non fare il vaccino"

Vaccino anti-covid per i bambini under 11, Borea (Asl 1): "Ottima la risposta immunologica e gli effetti collaterali sono minimi. Le mamme si fidino dei medici"

Tra dicembre e gennaio anche in Italia si potranno iniziare a vaccinare i bambini in un’età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Ieri la 'Food and Drug administration' ha confermato l'efficacia e la sicurezza del 'Pfizer-Biontech' anche per i bambini e con ogni probabilità, a partire da novembre, in negli Usa già si inizierà dai primi di novembre.  Nello studio l'agenzia conclude che in quasi tutti gli scenari i benefici del vaccino nel prevenire l'ospedalizzazione e la morte superano eventuali effetti collaterali.  

Sul tema abbiamo registrato il parere di Riccardo Borea, primario di Pediatria in Als 1 imperiese. “Da un punto di vista generale, spiega il primario, dobbiamo attendere che si esprima prima l’Ema e poi l’Aifa, ma rispetto a quanto abbiamo potuto constatare dai dati viene evidenziata l’ottima risposta immunologica così come è molto buona l’efficacia protettiva del vaccino anche verso i bambini. Le controindicazione invece, sono quelle già note e sono molto modeste. Se guardiamo quindi il rapporto costo-benefici, i vantaggi che ci dà il vaccino anti-covid sono superiori rispetto agli effetti collaterali, comunque minimi che si possono avere”. 

Pfizer in queste ore ha presentato i risultati dello studio effettuato su 2.268 bambini all’ente americano. Il dato più significativo è proprio quello sull’efficacia: la capacità del vaccino di prevenire l’infezione sintomatica è del 90,7%. “Pfizer ha un’efficacia migliore, sottolinea Borea, e un titolo anticorpale più alto in termine di protezione e, dagli studi effettuati sulla popolazione, è anche quello che ha meno effetti collaterali. Si registrano effetti minimi quali stanchezza, febbre, lieve o assente ingrossamento delle ghiandole dopo l’iniezione e quindi rapportando tutto ciò hai danni che invece il coronavirus può provocare gli effetti collaterali sono molto, molto lievi”.  

Andando proprio ad analizzare quali complicanze può avere la malattia sui bambini il primario Borea ci spiega che “in età pediatrica normalmente si manifesta un’infezione simil-influenzale non particolarmente pericolosa, ma abbiamo avuti anche casi di Misc (Multisystem inflammatory syndrome in children ndr) ossia malattia infiammatoria multisistemica che comporta un quadro clinico di shock, polmonite, miocardite, importanti complicanze vascolari e renali; ciò non è frequente, ma possono essere colpiti i bambini e le conseguenze sono anche mortali. Si tratta di un’infezione in corso che può colpire vari organi. Si ha anche tanta febbre, rush cutaneo e maggiormente miocarditi e complicanze renali. Negli ultimi mesi in provincia di Imperia abbiamo avuto due casi di Misc”. 

Abbiamo chiesto al primario Borea di rivolgere un messaggio alle tante mamme che ancora oggi sono diffidenti e scettiche verso la vaccinazione anti-covid. La risposta è una e il messaggio è molto forte. “Le mamme devono fidarsi dei medici, chiosa il primario di Pediatria; in tutto il mondo la stragrande maggioranza dei medici è favorevole alla campagna vaccinale anche perché vedono sul campo i benefici della vaccinazione sui bambini rispetto alle complicanze derivanti dalla malattia e tutti vedono i benefici sugli adulti e sui bambini che vengono vaccinati rispetto a quelli che invece non lo sono. A loro dico di fidarsi dei medici. Si tratta una misura di protezione vantaggiosa per loro e i loro figli rispetto a chi invece, non si vaccina. Anche le diverse società di ostetricia invitano le donne a vaccinarsi anche durante la gravidanza. Non avere fiducia, in questo contesto, non ha giustificazione; cercheremo quindi di convincere sempre di più le persone ad avvicinarsi alla vaccinazione”. 

Angela Panzera

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