Il biennio 2020-2021 è già stato ribattezzato come il periodo del grande ritorno del trading online. Anche prima che scattassero le restrizioni adottate dal Governo per arginare i contagi da coronavirus era stato registrato un incremento delle iscrizioni alle piattaforme di negoziazione, processo poi accelerato dall'effetto-lockdown. Nel giro di pochi mesi il numero delle operazioni effettuate sui mercati è praticamente triplicato.
Ma nello stesso periodo è aumentato anche il numero dei broker: gli aspiranti trader hanno più possibilità di scelta, ma devono valutare bene tutte le opzioni a loro disposizione. Per effettuare i loro investimenti online in sicurezza ed evitare truffe o spiacevoli sorprese devono imparare a riconoscere le piattaforme di trading più affidabili. Non è un aspetto da sottovalutare: vediamo quali sono gli aspetti da considerare.
Quali sono le piattaforme di trading più affidabili per gli investimenti online?
Basta fare una semplice ricerca su Google per rendersi conto di quanti siano i broker online attivi oggigiorno. Chi vuole iniziare l'attività di trading non può limitarsi a sceglierne uno a caso: i soggetti intermediari non sono tutti uguali, così come non sono tutte uguali le piattaforme di negoziazione che mettono a disposizione dei loro utenti registrati. La scelta del broker è un momento delicato ed importante.
Innanzi tutto bisogna accertarsi di avere a che fare con soggetti affidabili. Come? Bisogna verificare se il broker ha ottenuto una licenza da un'autorità di controllo europea e l'autorizzazione da parte della Consob per poter svolgere la sua attività anche in Italia. Secondo il portale migliori-investimenti.com, tra le piattaforme di trading online affidabili si inseriscono eToro, Plus 500, Trade.com, IQ option e OBRinvest.
Come riconoscere gli intermediari poco affidabili
Anche la stessa Consob tramite le pagine del suo sito dà alcuni consigli utili per riconoscere gli intermediari poco affidabili. I campanelli d'allarme possono essere tanti: è vero che nel corso del tempo questi truffatori sono diventati un po' più abili, ma nella maggior parte dei casi basta fare un po' di attenzione per riconoscerli. L'indizio numero uno è la difficoltà nell'identificare quella che ha la società di riferimento.
Un altro segnale a cui fare attenzione è l'ubicazione della sede: meglio diffidare dalle imprese che propongono investimenti online in posti esotici o paradisi fiscali o che utilizzano indirizzi di comodo per indicare la loro sede. La legge da questo punto di vista è chiaro: nessuna società extra-comunitaria può offrire servizi di investimento in Italia; questo significa che sono esclusi anche la Svizzera ed il Liechtenstein.
I broker truffaldini promettono guadagni molto più elevati rispetto a quelli che si ottengono mediamente sul mercato: questo, insieme all'insistenza dei messaggi di incentivo agli investimenti ed all'utilizzo scorretto dei termini tecnici, è uno degli indizi più facili da individuare. Infine bisogna diffidare anche dai soggetti che contattano gli utenti tramite cold calling, banner pubblicitari pop up che si aprono a caso durante la navigazione sul web o con l'invio di link tramite email.
Fattori fondamentali per la scelta del broker
Con un po' di attenzione non è difficile restare alla larga da truffe e raggiri. Per andare sul sicuro, però, meglio fidarsi dei consigli del sito migliori-investimenti.com.
Dopo aver individuato le piattaforme affidabili, la scelta finale dovrà basarsi anche su altri fattori, come i costi, la quantità di mercati e asset disponibili, la qualità della piattaforma di negoziazione, dei suoi strumenti e delle sue funzionalità.
