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Sanità | 08 ottobre 2021, 10:44

CNA Imperia avvia convenzione con farmacie per fornire test antigenici alle aziende associate

Ad oggi hanno aderito una farmacia di Vallecrosia e una di Ventimiglia.

(Immagine generica d'archivio)

(Immagine generica d'archivio)

CNA Imperia in collaborazione con CUB Imperia, Sindacato di base dei Lavoratori ha sottoscritto un accordo che prevede la somministrazione di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2. Le aziende associate a CNA Imperia, i relativi lavoratori o i soggetti aderenti al CUB potranno dunque effettuare i test antigenici ed ottenere il Certificato verde a prezzi calmierati presso le farmacie convenzionate, da subito, anche per andare incontro alle esigenze delle categorie professionali che già hanno l’obbligo di esibire il green-pass.

 

Ad oggi hanno aderito (elenco in aggiornamento):

a Vallecrosia, la Farmacia Zitomirski tel. 0184 - 294329

a Ventimiglia, la Farmacia di Latte tel. 0184 – 229361 

 

Per prenotare il tampone sarà necessario chiamare preventivamente e presentarsi all’appuntamento fissato con tessera sanitaria, documento di identità, tessera del Sistema CNA o del CUB (necessarie per il prezzo agevolato).

 

"Il DL 127/2021 “Green pass” prescrive che, dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, a chiunque svolga una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde COVID-19 (il cosiddetto “green pass”). L’obbligo riguarda sia titolari sia dipendenti (compresi autonomi e collaboratori familiari) e coloro che svolgono attività di formazione o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni: chi non è in possesso della certificazione verde COVID-19 al momento dell’accesso al luogo di lavoro deve essere sospeso dalla prestazione lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.  Una norma che, al di là del giudizio di merito, sembra concepita per il lavoro che si svolge all'interno di grandi fabbriche e uffici, ignorando una realtà molto più complessa e articolata delle attività economiche più piccole, come la maggioranza di quelle presenti sul nostro territorio" - ricordano da CNA.

 

"Abbiamo ricevuto numerose segnalazione da parte dei nostri Associati, preoccupati per che cosa accadrà a livello operativo dopo il 15 ottobre circa l’organizzazione delle verifiche, ma soprattutto per il fatto che nelle piccole aziende anche la sospensione di un singolo dipendente può compromettere l’intera attività produttiva - ha dichiarato Luciano Vazzano, Segretario territoriale CNA Imperia - Per le ditte con meno di 15 dipendenti, la normativa prevede la possibilità di sostituire il lavoratore sospeso, ma non è così semplice: ogni risorsa è importante e rappresenta il capitale umano dell’attività, non è uno strumento interscambiabile".

 

"L'esigenza delle imprese è da una parte quella di poter adempiere ai nuovi obblighi relativi al Decreto Legge 127/2021 senza gravare troppo sui cicli organizzativi e dall’altra quella di tutelare al massimo i propri lavoratori. -dcontinua - Senza entrare nel merito della libera scelta individuale, la richiesta dei nostri Associati, cui CNA Imperia intende dare risposta, è quella di permettere a coloro che vogliono accedere al Green pass attraverso il tampone di abbatterne ulteriormente il costo, anche nel rispetto del Regolamento UE 2021/953, che al punto 36 prescrive di evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito,  o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate".

 

"Le nostre imprese hanno dato prova, sin da inizio emergenza, di grande responsabilità sottoscrivendo i protocolli per la sicurezza nei luoghi di lavoro e applicandoli, nella stragrande maggioranza dei casi, in modo rigoroso. Con lo stesso spirito di responsabilità, abbiamo ritenuto nostro dovere il dare riscontro a questa esigenza attraverso la sottoscrizione di una Convenzione con l’obiettivo di garantire insieme la salute delle persone e il rilancio dell’economia e non vanificare l’impegno e i grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori si sono assunti dall’inizio della pandemia" - conclude Vazzano.

C.S.

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