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Attualità | 30 settembre 2021, 13:30

Deportato nel lager di Buchenwald ora è cittadino onorario di Bordighera: al Palazzo del Parco la cerimonia per Gilberto Salmoni (Foto)

Da deportato un chiaro messaggio a chi paragona il green pass alle leggi razziali: “Bisognerebbe far provare loro i lavori forzati”

Le immagini della cerimonia al Palazzo del Parco

Le immagini della cerimonia al Palazzo del Parco

Nella sala del Palazzo del Parco, Bordighera ha conferito la cittadinanza onoraria a Gilberto Salmoni, deportato nel lager nazista di Buchenwald, presidente dell'Associazione Deportati (ANED) della Liguria e iscritto all'ANPI nella sezione di Bordighera, richiesta in consiglio dall'opposizione e approvata il 24 giugno scorso.

Ha introdotto la cerimonia il sindaco Vittorio Ingenito, con un profondo discorso di ringraziamento nei confronti del superstite seguito da un altro, commovente, fatto di aneddoti e racconti della storia di Salmoni a cura di Gisella Merello.
Davanti ad un pubblico costituito anche dai ragazzi delle scuole medie, Gilberto Salmoni ha raccontato la sua terribile e straziante esperienza, vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Almeno una trentina di famiglie furono deportate durante il periodo nazista a Bordighera. Molte di queste raggiungevano la Città delle Palme per fuggire via mare. Presso la spiaggetta Bagnabraghe infatti è stato posta nel 2019 una targa per ricordare le decine di ebrei che da quella riva, grazie all'aiuto di generosi pescatori, vennero portati in Francia per sfuggire alle persecuzioni.
A Bordighera sono documentati anche numerosi arresti e i trasgressori, obiettori e dissidenti venivano venivano condotti alla zona ex Fassi di Vallecrosia, unico campo di concentramento dell'estremo ponente.

I ragazzi della scuola media hanno posto domande a Salmoni, disponibile, gentile, straordinario come la sua verità. Delicato come la storia che si posa sulle coscienze dei più giovani, germogli di un futuro radioso che, si spera, sarà lontano da ciò che ha segnato per sempre il mondo.
Gilberto Salmoni è una pagina di storia che racconta, attraverso una carattere unico, una personalità che porta negli occhi tutti gli orrori commessi dall'uomo e al contempo un sorriso che ti stringe il cuore. Non è possibile ricomporre i frammenti, certo, ma li si può mettere in fila e intravedere il futuro, costruirne uno nuovo. La sua testimonianza non è che una via da percorrere, il passaggio di un uomo, un lampo nelle tenebre, luce nella follia nei meandri più bui dell'essere umano. Vita. Umanità. Fratellanza. Amore. Il suo pensiero risplende.
Da deportato un chiaro messaggio a chi paragona il green pass alle leggi razziali: “Bisognerebbe far provare loro i lavori forzati”.
Presenti anche Giorgio Loreti presidente ANPI Bordighera, anima instancabile e devota alla causa, e caro amico di Salmoni, esponenti delle forze dell'ordine dei Carabinieri e delle forze marittime, e la giunta comunale.

Nato a Genova nel 1928 in una famiglia ebrea, Gilberto Salmoni fu arrestato all’età di 16 anni con tutta la famiglia, e fu internato a Fossoli, preludio alla deportazione. I genitori e la sorella furono inviati ad Auschwitz dove morirono. Gilberto e il fratello maggiore Renato vennero deportati a Buchenwald, e sopravvissero. Dopo la liberazione, Gilberto Salmoni si laureò in Ingegneria e in Psicologia, e iniziò il suo lavoro di testimonianza. Raccontando per decenni alle Istituzioni e alla Scuola, in presentazioni, conversazioni, e libri, la desolazione e disastro della Shoah. A 93 anni continua ad essere attivo in tali attività anche come Presidente dell’Aned Liguria, l’associazione ex-deportati. In riconoscimento del suo impegno instancabile, Genova, la sua città, lo ha insignito della Medaglia “Città di Genova”, consegnatagli nel 2020 dal sindaco Marco Bucci. Proprio in questi giorni ha ricevuto la “Cittadinanza Onoraria per la Pace” dalla Città di Assisi che ha voluto onorare i 17 superstiti dell’Olocausto.

A Bordighera ha partecipato e partecipa all’attività della sezione di Bordighera dell’ANPI a cui è tuttora iscritto, presenziando anche a diverse iniziative pubbliche; e durante tali visite ha voluto dedicare tempo all’incontro con i ragazzi delle scuole.
La cittadinanza onoraria è un riconoscimento che un Comune può conferire a cittadini italiani o stranieri quale manifestazione di onore, riconoscimento, e gratitudine da parte del Comune stesso per una serie di motivi, incluse “azioni di alto valore a vantaggio della Nazione o dell’umanità”
Un atto che significa dare voce alla storia e, alle generazioni future, una enorme possibilità. Quella della conoscenza, attraverso fonte diretta, col fine che ciò che è stato non sia mai più.

Diego Lombardi

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