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Attualità | 25 settembre 2021, 07:11

Taggia: nell'anno del Covid meno spese, la partita sul disavanzo sarà chiusa ben prima del 2044

E' il dato più importante emerso dall'approvazione del rendiconto di gestione del Comune. Il disavanzo è na voce che dal 2015 accompagna i documenti finanziari di ogni comune a causa dell'introduzione della contabilità armonizzata.

L'approvazione del rendiconto di gestione a Taggia, ha fatto emergere una notizia positiva: un miglioramento di quasi 160mila euro sul disavanzo. Una voce che dal 2015 accompagna i documenti finanziari di ogni comune a causa dell'introduzione della contabilità armonizzata. 

In prima battuta il saldo in negativo era di 800mila euro circa, oggi il dato è ancora negativo ma con un trend in crescita verso una estinzione anticipata inizialmente programmata al 2044. I risultati del periodo 2017 - 2020, con particolare riferimento all'ultimo anno, potrebbero portare a raggiungere lo zero e quindi ad avere avanzo, nel giro di pochi anni, 3 o 4 stando alle stime più ottimistiche. Un traguardo concreto che porterebbe Taggia, quarto comune della provincia ad essere considerato come virtuoso. 

Il quadro economico è stato presentato dal consigliere comunale Chiara Cerri: "Il risultato di amministrazione derivante dalla gestione 2020 è positivo ed è pari a 7.409.543,80 euro tuttavia a causa dei vincoli sullo stesso che costituiscono la parte accantonata sull'avanzo, tra cui svetta il fondo crediti di dubbia esigibilità per euro 5.608.762,48 euro, è in negativo ed è pari a euro -174.926.06 euro: il famoso disavanzo di cui parliamo ogni anno e che l'anno scorso era a 334.010,98 euro, quindi con un miglioramento di quasi 160mila euro. Continuando così magari finiremo prima di adempiere a questo obbligo che comunque prevede un recupero per i prossimi 24 anni".  

Gli equilibri sono stati rispettati, assestandosi con un risultato in parte corrente a 1.883.330,43 euro. Per quel che riguarda il vincolo di finanza pubblica riferito al pareggio di bilancio (ex Patto di Stabilità) è stato rispettato, con un risultato di 1.939.799,17 euro. 

"Sui parametri di deficitarietà, 7 su 8 rispettano i valori. - aggiunge Chiara Cerri - C'è un unico parametro negativo, le solite difficoltà dell'ente, fisiologiche che troviamo ogni anno, sul fronte delle entrate in ordine al realizzo dei crediti. Quindi nonostante un avanzo di amministrazione positivo e crediti superiori ai debiti non si riesce ad incassare e così dobbiamo ricorrere alle anticipazione di tesoreria con conseguenti interessi passivi".

Questo per le tre cause principali: "Il credito con Rivieracqua, Regione Liguria che per le opere pubbliche versa solo dopo la rendicontazione e la royalties della provincia. Qualcosa su Rivieracqua si sta muovendo. Gli uffici e l'amministrazione sono da sempre molto attenti su questo fronte e quest'anno abbiamo ricevuto acconto di 200mila euro - annuncia la consigliere comunale che ha poi puntualizzato - Nel 2020 abbiamo usufruito della possibilità di rinegoziare alcuni mutui sottoscritti con Cassa Depositi e Prestiti ed è stata azzerata la quota capitale nei confronti del MEF. Quindi abbiamo avuto un risparmio in parte corrente di 155mila euro che è stato usato ad esempio per 80mila euro su un'opera di somma urgenza da completare con risorse proprie, per il resto è stato implementato il fondo di riserva oltre alle spese per il Covid".  

Uno dei vincoli in avanzo di amministrazione è stato di circa 1milioni versato dallo Stato per le funzioni fondamentali e che il Comune è ancora in tempo per spendere. Dopo il rendiconto saranno sbloccati ulteriori 106mila euro, che si sommeranno alla quota di quest'anno pari a 46mila euro circa e già spesi tramite variazione. Infine, ci sono anche circa 331mila euro da incassare e da spendere quest'anno.

Il 2020 è stato caratterizzato dal Covid. Il Comune ha impiegato buona parte delle proprie risorse in ambito sociale con contributi e iniziative volte a sostenere i cittadini (Buoni spesa, o misure per il contrasto alla morosità sugli affitti, ad esempio) e le attività economiche locali (esenzioni, allargamento dehor, campagne di marketing e promozione territoriali). Oltre a questo non sono mancate anche numerose opere pubbliche e vari interventi di riqualificazione e abbellimento, oltre alla copertura delle somme urgenze dovute all'alluvione. 

Il buon risultato sul disavanzo è dovuto in parte a una attività limitata sul fronte della spesa. "Occorre essere contenti di questa diminuzione e lavorare nel tempo e soprattutto sulla parte entrate, una parte complessa del nostro sistema economico. Sul disavanzo derivante dal 2015 c'è un risultato positivo perchè c'è stata una contrazione sulla spesa. E' bene essere contenti di questo risultato ma è una felicità momentanea. - analizza il capogruppo del Il Passo Giusto, il consigliere comunale Roberto Orengo - Un effetto che corrisponde a una causa indipendente dalla vostra volontà. Quanto accaduto quest'anno sarebbe stato meglio che non accadesse (l'emergenza Covid ndr). Una amministrazione che non spende non produce cose che possono essere importanti per tutti". 

"Finché siamo in disavanzo siamo bloccati ma invece quando andremo in pari e avremo l'avanzo e potremmo finalmente usarlo. - risponde Chiara Cerri - Quindi invece che nel 2044, ad esempio entro i prossimi 5  anni, chi arriverà anche dopo di noi avrà un vantaggio importante che è sicuramente merito anche di una gestione accurata e oculata".  

Stefano Michero

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