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Al Direttore | 19 settembre 2021, 10:06

La nascita del cristianesimo in Liguria di fronte alle vecchie divinità. Dal caso di Diana nel ponente al dio Mitra

Il racconto di Pierluigi Casalino

San Siro e il basilisco

San Siro e il basilisco

Si narra che la diffusione del cristianesimo in Liguria risale all'incontro suggestivo dello stesso San Pietro con i mercanti del posto e ciò mostra con quale ingenua fede i liguri abbiano tramandato il culto dei santi e dei martiri fin dagli albori della predicazione evangelica. In realtà  per qualche fonte, a dire vero fantasiosa, il cristianesimo sarebbe stato portato dalle nostre parti dalla Sacra Famiglia, capitata in Liguria, durante la fuga Egitto. Molte tuttavia le altre leggende che accompagnano l'origine della nuova religione a Genova e nelle riviere: da Varazze a Noli, da Ventimiglia ad Albenga, a Camogli, alla Palmaria, passando per gli isolotti di Bergeggi e della Gallinara. Tante le località che ricordano il passaggio dei Santi Nazario e Celso, Eugenio, Vindemiale, San Martino di Tours, Sant'Ilario di Poitiers, San Venerio, San Terenzio, San Prospero e addirittura San Barnaba. Tutte leggende che non non sono del tutto disgiunte da fatti storici certi secondo una generale iconografia sacra della prima stagione cristiana che abbraccia comunque tutta l'Italia. Sicuramente il bresciano San Calogero fu martirizzato ad Albenga il 18 aprile dell'anno 121 lungo il fiume Merula, ora Centa, vicino al mare, mentre santi liguri come San Eutichiano, primo papa ligure, che fu ucciso.

Della morte di San Romolo, venerato patrono di Sanremo, avvenuta in Riviera si ha, invece, notizia nell'anno 356: "Mentre indefesso era in uscita nella Villa Matuziana, Dio il 13 ottobre lo chiamò all'eterno riposo, e fu tanto presso quel popolo il concetto della sua santità, ed in tal numero e sì strepitosi i prodigi  anche poi per di più secoli al suo sepolcro operati che quel castello, l'antico nome deposto, dal solo nome del Castel di San Romolo volle chiamarsi, che ora volgarmente dicesi città di San Remo". Il basilisco scacciato da San Siro a Genova può essere considerato un simbolo del paganesimo. Nell'immagine del mostro dalla testa di gallo e dal corpo di serpente, del resto, si identificano forse le deità pagane nell'età romana dai liguri: Venere Ericina, Pen (Giove), Borman (Nettuno), Mar (Marte), Giano, Diana, Apollo e Bacco. Di Diana si narrava che fosse discesa dal cielo sulla Riviera di Ponente, per una caccia al cervo e le località di Diano e di Cervo si sarebbero chiamate così in omaggio alla dea protettrice dei boschi. Non è da credersi, tuttavia, che in Liguria il cristianesimo abbia dovuto combattere solo i vecchi culti di origine greca, latina o protoliguri. A partire dal secondo secolo, infatti, si era propagata in tutto l'impero una nuova religione sostenuta dallo Stato, il mitraismo, di origine persiana, affidandosi ad uno spirito mistico, affermava che i sovrani (l'imperatore in questo caso) regnano per grazia divina, sfidando la crisi in atto in quel periodo storico. La personificazione quindi del Sole, cioè il dio Mitra, nell'imperatore e la proclamazione ufficiale del Sol Invictus, restituiva in tal modo la perduta autorità allo Stato.

In Liguria, però, il mitraismo non ebbe molta fortuna, se non forse tra i funzionari imperiali ligi alle direttive ricevute. Tra i liguri la scarsa diffusione del mitraismo viene confermata dalle scoperte archeologiche che confermano  quanto invece il cristianesimo rispondesse meglio alle esigenze di una società dilaniata  da feroci contrasti tra ricchi e poveri, tra schiavi e uomini liberi, tra singoli e collettività. Com'è noto, i liguri, dopo l'uccisione di Pertinace, non credevano più nella grandezza morale di Roma e proprio per tale ragione il diffondersi del cristianesimo sposò tra loro la crescente sfiducia nel potere imperiale. Si rafforzò pertanto quell'istintivo individualismo che aveva abituato i liguri a contare per secoli sulle proprie forze. Un individualismo che non escludeva peraltro la solidarietà. Anche per queste considerazioni il cristianesimo contribuì ad accentuare nei liguri l'aspirazione all' indipendenza. 

Pierluigi Casalino

Redazione

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