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Politica | 09 settembre 2021, 11:33

Riviera Trasporti nel caos dopo il Consiglio provinciale: il 15 settembre la richiesta di concordato da parte del Cda (Foto e Video)

La decisione comunicata in una tesa riunione di consiglio provinciale. Stipendi di 300 famiglie e servizio a rischio, sindacati sul piede di guerra

Riviera Trasporti nel caos dopo il Consiglio provinciale: il 15 settembre la richiesta di concordato da parte del Cda (Foto e Video)

Finiscono in tribunale i libri contabili della Riviera Trasporti. Forti dubbi incombono sugli stipendi degli oltre 300 dipendenti e sulla continuità del servizio di trasporto pubblico locale in coincidenza con l'inizio delle scuole.

“State mandando a rotoli l’azienda e stiamo parlando degli stipendi che a fine mese non ci sono!”: questa la rabbia di uno dei dipendenti presenti alla riunione del Consiglio, che ha interrotto i lavori e non le ha mandate a dire.

Sarà, infatti, chiesto a meta del mese di settembre il concordato preventivo per la Riviera Trasporti, l’azienda che si occupa del servizio di trasporto pubblico nella nostra provincia e che arriva fino ad Andora. La comunicazione è stata data stamattina, nel corso del Consiglio provinciale a Imperia, dove siedono i sindaci e davanti a una rappresentanza dei dipendenti della stessa RT.

Una notizia che, ovviamente, potrebbe creare non pochi problemi a chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici per recarsi al lavoro o per semplici spostamenti ma che potrebbe mettere in subbuglio tutto il mondo della scuola, al via la prossima settimana. La richiesta di concordato ora mette sul ‘chi và là’ anche i circa 300 dipendenti dell’azienda, che potrebbero avere difficoltà a pagare gli stipendi a fine mese.

Al termine del Consiglio il Presidente della Provincia, Domenico Abbo, ha così commentato: “Ci sono situazioni diverse: per la riunione di oggi l’Amministrazione provinciale ha deciso per l’assegnazione in house. Rimane da capire se approvare questa pratica prima del concordato che la società chiederà per i noti motivi o se farlo dopo. C’era la posizione del sindaco Scajola, che voleva andare a dopo l’approvazione del bilancio Rt a fine mese. E’ una posizione irricevibile, perché non lo si può approvare se non si ha un indirizzo per la società, che permetta un indirizzo futuro. Io e altri eravamo per l’approvazione odierna ma, alla fine, si è mediato pensando di farlo alla presentazione del concordato. Quindi verrà convocato un altro consiglio apposito. C’è poi tutto l’aspetto lavorativo per una società che vive un momento delicato. Noi faremo quanto possibile con i fondi nostri per pagare gli stipendi ai dipendenti ma non voglio creare false aspettative. Stiamo lavorando con i consulenti per capire come fare. La società va aiutata perché altrimenti va a fine male. Ricordo ai sindaci, tutti, che il 15 settembre cominciano le scuole e non vorrei che si trovino i bus fermi, ma sembra che alla fine sia stata trovata una ‘quadra’ e mi sembra ci sia la volontà di tutti pero arrivare a una soluzione”.

“Pensavamo che si sarebbe arrivati all’affidamento in house – ha detto Michele Delli Carri della Filt Cgil - e noi siamo fortemente preoccupati e arrabbiati, anche perché non conosciamo il futuro dell’azienda e degli stipendi. Arrivare al concordato per salvare il salvabile è veramente assurdo e poi c’è timore per gli scuolabus e, se rimandiamo tutto al 16 o al 29, i problemi rimangono. La soluzione doveva essere trovata oggi”.

Si prevede, dunque, un autunno caldo per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e le vertenze sindacali. I rappresentati presenti in aula non hanno affatto gradito il tentennamento dei consiglieri provinciali a proposito della approvazione della delibera di indirizzo sulla continuità aziendale in house scadendo a fine marzo 2022 la convenzione con la Provincia, socio di riferimento dell’azienda. Proprio il 15 settembre prossimo è prevista una  assemblea spontanea dei lavoratori in piazza Dante nella quale si decideranno le strategie di lotta.

Di seguito alcuni degli interventi dei consiglieri provinciali che hanno animato il dibattito. 

“Siamo in una difficoltà estrema. Si amministra per dare delle risposte - ha detto il  Claudio Scajola - non per evitare le responsabilità penali. Abbiamo sbagliato tutto. Io voglio salvare la Riviera Trasporti. Credo che debba essere gestito in house ma non voglio che facciamo altri guai. Alla richiesta di concordato in bianco da parte del consiglio di amministrazione deve seguire l’approvazione del bilancio, poi la delibera di indirizzo. 

Giorgio Giuffra, sindaco di Riva Ligure: “Dobbiamo trovare il modo di fare proseguire l'attività anche perché stanno per iniziare le scuole e bisogna trovare il modo di pagare gli stipendi. L’affidamento deve essere in house per garantire la continuità aziendale". Mario Conio (Taggia): “Il consiglio si esprima oggi sull' affidamento in house, non è una truffa”.

Alberto Biancheri, primo cittadino di Sanremo: “Credo che tutti siamo d'accordo con l'affidamento in house. E solo una questione di procedure”.

Curiosità, non è stato concesso al consigliere Enrico Ioculano collegato in videoconferenza di partecipare alla seduta essendo stata convocata in presenza. Ioculano ha quindi assistito ma senza poter votare. Claudio Scajola ha definito la scelta di collegarsi da remoto del consigliere regionale e provinciale "una furbizia", "un errore" ha replicato, il presidente Domenico Abbo.   

Diego David

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