L'accampamento migranti di Grimaldi, organizzato dai 'no borders' al confine con la Francia, appare oggi transennato e messo in sicurezza. Dopo essere stato smantellato da parte della Polizia Locale sotto la supervisione del sindaco Gaetano Scullino intervenuto in prima persona otto giorni fa.
Le immagini raccontano, ora, una strada assolata e solitaria. Lungo tutto il percorso che conduce oltre confine tuttavia, come si può immaginare, continua il via vai di chi, disperato, tenta di oltrepassare la frontiera. Gruppi di persone in marcia, altri fermi a discutere, nel frattempo forse si cerca un nuovo sito dove restare in attesa, sulla strada, al riparo tra gli alberi, oltre la ringhiera. Davanti ad un mare meraviglioso che divide.
Un problema ancora tutto attuale e di importanza vitale in tutti i sensi, per queste persone, per i cittadini, per la città, per la nazione. Tante le accuse rivolte all'amministrazione da parte dell'opposizione per la mancata concretezza sulla faccenda, un'amministrazione ad oggi ferita dalle lotte intestine di maggioranza e in cerca di risoluzione. Piccole mosse, lente, in una partita a scacchi che metterebbe in difficoltà il miglior Bobby Fischer. Chissà se qualcuno proverà lo scacco matto o sarà dichiarata la patta. Ai signori politici il dovere di muovere i pezzi.
Ventimiglia intanto pare non abbia molta voglia di attendere, tutte le questioni, soprattutto l'emergenza migranti, hanno ancora bisogno di essere definite. Il tempo passa e le tragedie purtroppo continuano ad accadere. La Lega invoca il Cpr come unica soluzione, qualcuno invece lo addita come una prigione. Le proposte e le idee ci sono, bisogna scegliere quelle giuste ed è necessario il tanto invocato intervento dello Stato.