Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 28 agosto 2021, 07:11

Green pass, i prof 'no vax' della provincia di Imperia raccolgono 600 firme contro l'obbligo vaccinale: la 'petizione scuola' verrà depositata mercoledì in Senato

A sostegno dell'iniziativa, lanciata in tutta Italia dal professore Granara, anche personale Ata, alunni e genitori: l'obiettivo è quello di bloccare la conversione in legge del decreto che impone la carta verde

In provincia di Imperia cresce la protesta contro l’obbligo del green pass a scuola. Sono 600 le firme raccolte nella petizione che dice 'no' al decreto che impone la certificazione verde, ottenibile sottoponendosi alle vaccinazioni anti‐ Covid con relativi richiami periodici oppure a tamponi e test a pagamento ogni due giorni per accedere alle scuole e università. Hanno aderito professori, personale Ata, alunni maggiorenni e genitori.

La 'petizione scuola' è stata redatta dal professore Daniele Granara, avvocato e docente genovese, e sta avendo eco in tutta Italia.  In pochi giorni sono state ben 15 mila le firme raccolte e la petizione il 1° settembre verrà presentata in Senato per bloccare la conversione in legge del decreto sull’obbligo della Carta verde per scuole e università.

Come prevede la Costituzione all’articolo 50  “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”: è questa la direttrice su cui è nata l’iniziativa. Insieme al modulo di petizione e in caso di mancata risposta da parte del Parlamento, il docente universitario potrà sollevare un conflitto davanti la Corte Costituzionale, inviando copia della petizione anche alle autorità europee. i Firmatari chiedono “alle Camere di denegare la conversione in legge del decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del giorno 5 agosto 2021, emanato il 6 agosto 2021, n. 111, recante ‘Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti’”.

La convinzione alla base dell’iniziativa è quella di non voler sottostare a un obbligo che in realtà nasconderebbe una imposizione nascosta ossia l’obbligo alla vaccinazione anche se di fatto, ad oggi, non è stata emanata una legge che impone l’obbligo della stessa ad eccezione per il personale sanitario. Legge questa a sua volta oggetto di un ampio dibattito e che a ottobre vedrà la pronuncia del Tar Liguria sul ricorso presentato da migliaia di sanitari.

Angela Panzera