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Attualità | 02 agosto 2021, 07:11

Ventimiglia: giovedì il progetto Coop in Consiglio, c'è anche una petizione firmata da 521 residenti che dicono 'No'

"Non capiamo - dicono i firmatari - come il Sindaco non si renda conto della gravità di questo progetto per il quartiere e per il commercio di Ventimiglia, visto che oltre alle associazioni di categoria, anche alcuni partiti della sua maggioranza hanno espresso un parere fortemente contrario”.

Ventimiglia: giovedì il progetto Coop in Consiglio, c'è anche una petizione firmata da 521 residenti che dicono 'No'

Scatta la settimana cruciale per il progetto della Coop in via Tacito a Ventimiglia e, in attesa del dibattito e del voto di giovedì sera in Consiglio comunale, si ‘scaldano’ anche i residenti del quartiere ‘Asse-Logge’, che hanno pure fatto una raccolta firme per dire no al progetto.

“Abbiamo raccolto la bellezza di 521 firme - raccontano gli organizzatori - riunendo residenti del quartiere, commercianti, dipendenti del commercio e proprietari di seconde case. Durante la raccolta firme parlando con i cittadini la risposta è sempre stata un coro unanime: ‘basta supermercati!’. Non capiamo come il Sindaco non si renda conto della gravità di questo progetto per il quartiere e per il commercio di Ventimiglia, visto che oltre alle associazioni di categoria, anche alcuni partiti della sua maggioranza hanno espresso un parere fortemente contrario”.

Nella missiva i firmatari chiedono che il Sindaco, il Presidente ed il Consiglio comunale si impegnino a difendere il loro quartiere dal progetto: “Il nostro è un quartiere tranquillo con un asilo nido, un liceo e piccole stradine poco trafficate - sostiene Giuseppina Florio, una residente del quartiere fra promotori della petizione – e questo supermercato sconvolgerebbe per sempre il nostro stile di vita portando solo traffico, rumore e caos. Data la natura della zona sarebbe molto meglio un parco alberato, o magari delle piccole villette con giardino. Se poi il problema sono le sterpaglie, il Sindaco ha facoltà di imporre al privato di pulire il proprio terreno con un’ordinanza: anzi, in altre situazioni in passato si sarebbe già intervenuti”.

La petizione è già stata depositata in Comune e, avendo superato le 300 firme, i promotori chiedono che venga letta e discussa nel Consiglio Comunale di giovedì, al quale parteciperanno sicuramente molti cittadini delusi. “Il Consiglio di Stato – terminano i residenti che hanno firmato la petizione - ha bocciato il supermercato pochi anni fa, questo nuovo assalto ci preoccupa profondamente. Non rinunceremo al nostro stile di vita e alla tranquillità dei nostri figli per gli interessi di pochi a scapito di molti. Vogliamo anche ringraziare tutti i cittadini che si sono uniti a questa iniziativa”.

Secondo i firmatari il commercio di vicinato caratterizza tradizionalmente da sempre il tessuto urbano e sociale della Città di Ventimiglia, un valore da proteggere e valorizzare nel tempo (così come rilevato nelle premesse del Piano del Commercio Comunale recentemente approvato dall’amministrazione comunale): “È dunque imperativa ragione di interesse pubblico – dicono - salvaguardare questa caratteristica. Il quartiere Asse-Logge è una zona tranquilla, con un asilo nido, un Liceo e seconde case estive. Un quartiere che negli anni è stato risparmiato dal traffico selvaggio e dal degrado, e che anche per questo motivo ha visto sorgere graziose villette con giardino. Il quartiere ospita anche piccoli esercizi di vicinato, fra i quali due supermercati e un negozio per animali”.

Secondo i residenti la costruzione di una media struttura di vendita (alimentare) di 1.606 mq (edificando 1.929 mq totali su 2.000 mq totali) costituirebbe un colpo mortale per le attività di vicinato della zona, e in generale danneggerebbe tutte le piccole e micro imprese di Ventimiglia, già provate duramente dalla pandemia e dalla violenta tempesta ‘Alex’ dell’ottobre scorso. Nelle ultime settimane è arrivato il parere assolutamente contrario delle associazioni di categoria, voce importante ed imprescindibile dei commercianti ventimigliesi, che ritengono dannoso e non necessario il nuovo insediamento commerciale.

Per i residenti ad oggi è possibile passeggiare in totale tranquillità, così come per i genitori che accompagnano i propri figli all’asilo nido e per le decine di studenti che si recano a piedi o in bici al vicino Liceo Aprosio. L’afflusso di clienti rappresenterebbe un carico eccessivo per la viabilità del quartiere, servito soltanto da vicoli e stradine. “La nuova viabilità a progetto – affermano ancora i firmatari - prolungamento di Via Cabagni, oltre a comportare una serie di espropri, aumenterebbe soltanto il traffico, riversandolo direttamente su Via Tacito, strada notoriamente già molto trafficata (anche per la presenza del Liceo). Inoltre, la zona di manovra dei camion del supermercato sorgerebbe nelle immediate vicinanze dell’asilo nido, dove i bambini per il momento possono giocare e riposare serenamente”.

C’è anche il nodo del verde pubblico, visto che il terreno in questo momento ospita un prato incolto e diverse piante ad alto fusto, così come il resto del quartiere, estremamente ricco di vegetazione. Via Tacito e Via Don Bruno Corti sono già piene di decine di piante ad alto fusto, siepi ed oleandri, mentre l’asilo nido dispone di un fresco giardino alberato.

Il progetto prevede un prato pensile sul tetto del supermercato, ma in quasi tutti i supermercati simili costruiti nel resto d’Italia il verde pubblico non è stato mantenuto per più di un anno: è stato lasciato ad appassire al sole, trasformando di fatto questi fabbricati nell’ennesima grigia colata di cemento (ben diversa dai rendering avveniristici dei progetti). “Forse – terminano i residenti - questa trovata è più un tentativo di massimizzare la superficie edificabile (1.929 mq su 2.000). Inoltre, dopo che saranno rase al suolo le piante già esistenti, è prevista la piantumazione di 39 magnolie, 3 limoni e 39 oleandri. Risulta difficile immaginare dove saranno collocati questi alberi, considerando che la superficie disponibile sarà edificata al 93% e che via Tacito ed il giardino dell’asilo sono già densamente alberati”.

Carlo Alessi

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