Eventi - 22 luglio 2021, 11:15

Al Casinò di Sanremo il "Festival della Moda Maschile", celebrati anche i vestiti dei Presidenti della Repubblica Italiana

Un evento nell’evento, una mostra nella mostra, curata dalla Storica dell’Arte dott.sa Federica Flore.

Al Casinò di Sanremo il "Festival della Moda Maschile", celebrati anche i vestiti dei Presidenti della Repubblica Italiana

Nell’ambito dell’esposizione “Festival della Moda Maschile 1952 1990. La Grande Bellezza dei Maestri Sartori” si possono visionare  gli abiti dei Presidenti della Repubblica. Un evento nell’evento, una mostra nella mostra, curata dalla Storica dell’Arte dott.sa Federica Flore. L'esposizione presso il casinò di Sanremo, rimarrà aperta al pubblico, con ingresso contingentato secondo la normativa anti-Covid, sino al 17 agosto con il seguente orario tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 23.00.

L'evento è organizzato da Casinò di Sanremo, Confartigianato nazionale, Comune di Sanremo, con il patrocinio del Ministero della Cultura, la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter. "Era il 12 settembre 1952 quando Michelangelo Testa, direttore del periodo Arbiter,  apriva ufficialmente la prima edizione di quel Festival dedicato ai capi sartoriali declinati al maschile,  che sarebbe diventato un appuntamento imprescindibile per i drappieri e i Maestri Sartori per quasi trent’anni.  Il Casinò di Sanremo, che aveva appena organizzato il primo Festival della Canzone Italiana e che poteva vantare una  più che decennale  tradizione di eventi legati alla Moda, era  il miglior palcoscenico  per sfilate al maschile famose ben presto in tutta Europa" - affermano dal Casinò.

Uno dei momenti più alti del Festival della Moda Maschile è sicuramente "La stoffa del Presidente": 70 anni di stile italiano visti attraverso l'eleganza dei Presidenti della Repubblica, da Enrico De Nicola a Sergio  Mattarella firmati dalla Camera europea dell’Alta sartoria , presidente Luigi Gallo.

"Si tratta di un percorso che si snoda dal 1948 ad oggi attraverso la riproduzione fedele, nella stoffa e nel taglio, di un abito indossato in un’occasione ufficiale o più semplicemente per il lavoro di tutti i giorni, voluto dal Maestro Luigi Gallo, presidente della Camera Europea dell'Alta Sartoria. Luigi Gallo  ha realizzato uno degli abiti insieme ai colleghi delle note sartorie Caraceni, Pasinato, Rollo, Peluso, Liverano, Giorgi, Gallo M., Berdusco, Montanino e con i soci junior della Camera Europea in  collaborazione per i tessuti  con i prestigiosi marchi  Loro Piana, Carnet e Fratelli Tallia Delfino" - ricordano dal Casinò. 

“Partendo dal 1948, anno in cui Enrico De Nicola diventa il primo Presidente della neonata Repubblica, l'Italia attraverserà periodi di crisi e di ripresa, di grandi traguardi politici e culturali, di disastri naturali e di tragedie politiche. I nostri Presidenti accompagnano, nel loro ruolo istituzionale, lungo tutto questo percorso, i cambiamenti profondi della politica, della società e della cultura. I loro abiti, gli atteggiamenti verbali e fisici, l'etichetta, e i rapporti con gli italiani, ne sono il simbolo. Anima di questo linguaggio culturale è certamente la Moda, intesa come fenomeno sociale e, in maniera particolare, la grande scuola dell’Alta Sartoria Italiana" - spiegano dalla Sartoria Gallo.

Nell’evoluzione degli abiti si percepisce l’evoluzione anche  della società. Nel 1948, politici e funzionari indossavano la stessa tipologia di abito: il “doppiopetto” o il “tre bottoni” dalle linee classiche e severe, con la possibilità di esprimersi in pochi colori: nero, blu, bianco. Col passare degli anni il formalismo e la rigidità degli ambienti istituzionali si ammorbidirono:  Giovanni Gronchi scelse anche  abiti a quadri, e li indossò, come anche gli smoking e i frac, con un portamento più disinvolto. Sandro Pertini, il  Presidente più anticonformista  portava  abiti a 3 bottoni, dal taglio più morbido e casual rispetto ai suoi predecessori .

"Il sarto è colui che riesce a codificare nella ricerca di una possibile perfezione la bellezza estetica e il valore etico del lavoro artigianale. - sottolinea  la dott.sa Barbara Biale, componente del Consiglio di Amministrazione  del Casinò di Sanremo - In questa esposizione che racconta la  storia di una parte importante dell’Alta Sartoria Italia riaffermiamo la centralità del Casinò di Sanremo capace nel tempo di caratterizzare eventi destinati a rimanere nell’immaginario collettivo e a continuare. Grazie a tutti i Maestri Sartori, agli stilisti, alle grandi firme che hanno voluto essere con noi per  questo evento, che vuole unire il blasonato passato alla creatività sartoriale  di oggi e di domani, valorizzando quelle idealità di qualità e creatività artigianale che sono alla base del più autentico Made in Italy".

C.S.

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