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Attualità | 07 luglio 2021, 07:25

Ospedale di Bordighera: gruppo della Fos "Il problema non è solo dei sindaci ma di tutti i residenti"

Il gruppo non si è mai 'arruolato' tra i sostenitori della gestione privatistica del Saint Charles e in alternativa aveva già proposto di mantenere la struttura ospedaliera, almeno fino alla realizzazione dell'Ospedale nuovo a Taggia, nella disponibilità di Asl 1.

Ospedale di Bordighera: gruppo della Fos "Il problema non è solo dei sindaci ma di tutti i residenti"

Il gruppo della FOS, dopo l'iniziativa del 24 maggio scorso e la consegna formale agli invitati (Dirigenza Asl, Amministratori Locali, Rappresentanti Sindacali e i Media locali) del documento complessivo sulla sanità e sul settore socio sanitario del territorio torna con nuove riflessioni sul ruolo e lo status dell'Ospedale di Bordighera. 

Il gruppo non si è mai 'arruolato' tra i sostenitori della gestione privatistica del Saint Charles e in alternativa aveva già proposto di mantenere la struttura ospedaliera, almeno fino alla realizzazione dell'Ospedale nuovo a Taggia, nella disponibilità di Asl 1.

"I punti chiave delle affermazioni del Presidente della Regione - sostiene il gruppo - rispetto Saint Charles sono state: la prosecuzione della trattativa con i privati con l'intenzione di tornare ad avere un pronto soccorso a Bordighera; l’impegno di mantenere o migliorare le prestazioni sanitarie che l’Ospedale già offriva, e non di ridurle. Si tratta di affermazioni impegnative che necessitano però di puntuali verifiche in breve tempo, dato che la Regione e la sirigenza di Asl 1 dovrebbero progettare, il più presto possibile, la fase di transizione (che durerà almeno 10 anni, questi sono i possibili tempi per la realizzazione dell'Ospedale nuovo a Taggia) per tutte le Strutture Ospedaliere esistenti sull'intero Territorio della Asl 1. E' opportuno, a nostro avviso, che la fase di transizione sia prevista e quindi presente in modo dettagliato (se la situazione pandemica lo consente) già nel nuovo Piano Socio Sanitario Regionale per il triennio 2021/2023. Rispetto alla fase di transizione, è necessario tener conto sia  di alcuni elementi fondamentali di cui certamente quelli sanitari sono al primo posto, che  delle nuove Normative previste nel PNRR".

Secondo il gruppo della Fos per capire il ruolo che la Regione intenda far svolgere al Saint Charles di Bordighera (indipendentemente se passerà a gestione privata o se rimarrà nella disponibilità di Asl1) è necessario avere dall'Amministrazione Regionale le seguenti risposte:
- nel Territorio della Asl1, ci saranno 3 punti di Pronto Soccorso (con tutto quello che questo comporta in termini di presenza specialistica), oppure 2 punti di Pronto Soccorso e 1 punto di Primo Intervento?
- parte della Struttura Ospedaliera di Bordighera, sarà utilizzata come “Ospedale di Comunità” (uno ogni 50.000 abitanti, con 20 posti letto e fino ad un massimo di 40 e possibilmente in Strutture già esistenti, come previsto dal PNRR) oppure no?
- l'Ospedale di Comunità da realizzare comunque nel Comprensorio Intemelio (un territorio con 17 Comuni e poco più di 56.000 abitanti - dati ISTAT del 2019 - ) verrebbe gestito da un soggetto privato o dalla Asl 1?

"Si tratta, a nostro avviso, di tre punti chiave per capire quale sarà il ruolo del Saint Charles almeno per i prossimi 10 anni". 

"In relazione all'Ospedale nuovo a Taggia - termina - bene la conferma, da parte del Presidente Toti, della realizzazione dell'Ospedale nuovo (o unico) a Taggia, il cui finanziamento necessario è a carico dell'INAIL. Nello stesso tempo riteniamo importante l'impegno del Sindaco di Taggia (ribadito pubblicamente in più occasioni e anche durante un incontro tenutosi con noi il 23 giugno scorso) che entro la seconda metà di Luglio il Consiglio Comunale approverà la variante urbanistica con la localizzazione del nuovo Ospedale e la necessaria viabilità. A questo atto dovrà seguire, il più presto possibile, il Bando di gara Europeo per la presentazione (da parte di Studi Professionali qualificati) di un progetto di massima. Rispetto al progetto da predisporre, si evidenzia ancora una volta che la pandemia ha fatto emergere la necessità di percorsi sicuri e dedicati rispetto ai pazienti con malattie o sospette malattie infettive; pertanto si ritiene utile suggerire di realizzare (nell'area del nuovo Ospedale) una struttura autonoma, con i necessari Servizi dedicati, per la cura della malattie infettive. Riteniamo che in questa fase (quella della definizione, pubblica o privata, della gestione Saint Charles) come in quella di transizione per l'utilizzo delle Strutture Ospedaliere esistenti, ci si debba comportare (da parte di tutti) con senso di responsabilità, senza alimentare forme di propaganda e di campanilismo inopportuni, dato che le scelte future riguarderanno  l'intero Territorio della Asl 1 e non solo una parte di esso".

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