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Attualità | 05 luglio 2021, 17:35

Buona partenza dei saldi nella nostra provincia ma i mancati introiti degli ultimi mesi lasciano le aziende in difficoltà

In molti ripongono speranze nel Festival di Cannes che solitamente porta buoni incassi per tutti anche nella nostra provincia. Fari puntati anche sull'autunno, sperando di non ripiombare nei noti problemi Covid

Buona partenza dei saldi nella nostra provincia ma i mancati introiti degli ultimi mesi lasciano le aziende in difficoltà

Buona partenza dei saldi nella nostra provincia. La conferma arriva da Federmoda, a poche ore dall’inizio delle svendite di fine stagione: “Abbiamo iniziato a lavorare piuttosto bene da giovedì scorso e anche sabato e domenica abbiamo visto una buona affluenza di clienti, anche se mancano un po’ di turisti rispetto agli anni buoni”.

Secondo quanto evidenziato dai negozianti del centro di Sanremo, dopo le riaperture di bar e ristoranti, anche le vendite degli esercizi sono decisamente migliorate ma, forse a causa di eccessive aspettative, il mese di giugno è da dimenticare. Tra i turisti mancano russi e finlandesi e sono pochi gli svizzeri e i tedeschi.

Le vendite del fine settimana fanno ben sperare per luglio e agosto anche se i feedback per le presenze turistiche non sono incoraggianti e, soprattutto, si deve fa conto con i mancati incassi degli ultimi mesi. Una speranza viene coltivata per i prossimi giorni. Domani inizia il Festival di Cannes, fermo lo scorso anno per il Covid e che, solitamente, porta molte presenze e buoni affari anche nella nostra zona. “Ci auguriamo che – ci ha detto Fontanelli - vista l’entità della manifestazione con presenze da tutto il Mondo, si possa avere un ritorno anche da noi, come sempre accaduto negli anni scorsi”.

C’è anche una piccola vena polemica tra i negozianti della nostra provincia, vista l’incongruenza e la disparità di trattamento con alberghi, bar e ristoranti, che sono stati aiutati economicamente mentre i negozi normali riceveranno qualcosa solo se hanno fatto più del -30% rispetto all’anno scorso. Ora però si pensa ai saldi e alle vendite dei prodotti acquistati nei mesi scorsi e rimasti invenduti.

Il tutto con un occhio anche all’autunno perché, ovviamente, se ci dovesse essere un ritorno al passato con nuove eventuali chiusure, la situazione si farebbe decisamente più difficile.

Carlo Alessi

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