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Politica | 02 luglio 2021, 10:50

Imperia, via libera alla mozione sulla fecondazione assistita, Gatti (Lega): "Aspettativa di maternità non può fermarsi a 43 anni" (video)

La mozione impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la Regione allo scopo di allargare la platea di uomini e donne che potranno beneficiare della procreazione assistita, innalzando il limite di età e destinando maggiori fondi alle coppie che decideranno di richiederne l'accesso

Imperia, via libera alla mozione sulla fecondazione assistita, Gatti (Lega): "Aspettativa di maternità non può fermarsi a 43 anni" (video)

È stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Imperia la mozione sulla fecondazione assistita, che ha visto relatrice la capogruppo della Lega Monica Gatti e firmatari tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione di centrodestra, ma che ha trovato consenso in tutto il parlamentino imperiese, superando anche le iniziali perplessità del consigliere di 'Area Aperta' Orlando Baldassarre.

La mozione impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la Regione allo scopo di allargare la platea di uomini e donne che potranno beneficiare della procreazione assistita, innalzando il limite di età e destinando maggiori fondi alle coppie che decideranno di richiederne l'accesso.





E' una mozione presentata e condivisa da tutti i gruppi consiliari. - ha commentato Monica Gatti – Inizialmente avevo parlato e mi ero confrontata con il presidente della commissione sanità che insieme al vice ha sposato immediatamente questo argomento a cui tengo molto, perché è molto sentito. Anche nella nostra città di Imperia sono presenti tante testimonianze di coppie che purtroppo non riescono ad avere figli naturalmente per problemi fisiologici”.

Io credo – continua - che per dare più voce, peso e valore a determinati argomenti che ci riguardano più da vicino e nei confronti dei quali abbiamo una certa sensibilità, debba essere trasferita a un'entità superiore alla persona fisica. Di conseguenza la volontà è stata quella di istituzionalizzare la proposta con l'auspicio che qualche altra amministrazione comunale possa seguirci in tal senso. Noi siamo capoluogo di provincia e siamo i promotori di questa iniziativa. Ci auguriamo che gli altri capoluoghi liguri, o altri comuni con numero abitante cospicuo si unisca a noi e porti sul tavolo della Regione una rivisitazione della regolamentazione. Il problema esiste, il mondo è cambiato e l'aspettativa di maternità delle donne non può fermarsi ai 43 anni”.

IL TESTO DELLA MOZIONE:

Premesso che:

- il mondo è cambiato e l’infertilità di coppia rappresenta un problema di ampie proporzioni. La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) costituisce una possibilità alla lotta all’infertilità di coppia, e dare ad essa una prospettiva futura per la maternità e la paternità è un obiettivo per il sistema sanitario pubblico;

- in Italia la PMA è stata inserita nei livelli essenziali di assistenza con il DPCM del 12.01.2017. Teoricamente sarebbe quindi possibile ricorrere alla PMA in regime di SSN e quindi al costo del solo ticket, ma sono le singole Regioni a dover intervenire in modo specifico e a stabilirne la disciplina perché manca un decreto che determini le tariffe a carico del Servizio Sanitario Nazionale;

- la Regione Liguria, ad oggi, non si è ancora adeguata a quanto previsto dal suddetto decreto e le condizioni per l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita sono risalenti al 2014 (Determina del Direttore Generale dell’Ars – oggi Alisa - n. 11 del 23.01.2014).

Considerato che:

- il Servizio Sanitario Regionale ligure garantisce l’accesso alle tecniche di PMA per le donne fino al compimento di 43 anni e per gli uomini fino al compimento di 55 anni, un limite tra i più bassi in Italia. In alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania) il limite di età per le donne è meno stringente, di 46 anni; in Veneto addirittura si arriva a 50;

- in Liguria i centri dedicati convenzionati sono solo cinque, due dei quali nel capoluogo ligure e le statistiche registrano soprattutto aumenti di domanda di PMA omologa ed eterologa ;

- in un periodo di emergenza sanitaria, sociale ed economica come quello che stiamo vivendo, tale limite può ledere il diritto di accesso alle più sopra indicate cure, in quanto il passare del tempo comporta, inevitabilmente, per molte coppie il superamento dei limiti di età per accedere ai trattamenti gratuiti, e quindi sottoporle al sostenimento di costi molto spesso inaffrontabili.

Tutto ciò premesso e considerato, impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad attivarsi presso la Regione Liguria affinché quest’ultima provveda in argomento al fine di una migliore regolamentazione della procedura di accesso al beneficio, sia in termini di condizioni di accessibilità, che di innalzamento dei limiti di età, che di fondi disponibili
”.

Francesco Li Noce

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