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Politica | 02 luglio 2021, 12:34

Mentre si inaugura il porto a Ventimiglia: Legambiente lancia l'allarme "Ancora troppo cemento"

"Un porto che ospiterà più di 170 imbarcazioni, in una regione che vanta il primato nazionale con quasi 25.000 posti barca disponibili. Se le unissimo prua e poppa potremmo andare da Ventimiglia a Carrara senza mai scendere"

Santo Grammatico

Santo Grammatico

"Ancora troppo cemento", questo l'allarme lanciato da Santo Grammatico, Presidente Legambiente Liguria, nell'ambito dell’incontro preparatorio “Aspettando Goletta Verde”. Non è un caso che oggi Legambiente si trovasse ad Imperia per parlare degli effetti dell’erosione sull’ecosistema marina e costiero nella Liguria di ponente, proprio mentre in contemporanea a Ventimiglia veniva inaugurato il nuovo porto turistico di Cala del Forte. 

"Abbiamo svolto questo incontro nella giornata in cui si inaugura il Porto di Ventimiglia. Un porto che ospiterà più di 170 imbarcazioni, in una regione che vanta il primato nazionale con quasi 25.000 posti barca disponibili. Se le unissimo prua e poppa potremmo andare da Ventimiglia a Carrara senza mai scendere" - afferma il presidente di Legambiente

Nel corso dell'incontro presso l'Istituto Ruffini, sono state presentate alcune buone pratiche collegate ai ripascimenti e valutati gli impatti, in positivo e in negativo, di alcune opere rigide (pennelli, scogliere emerse e sommerse) che ammontano in Liguria a ben 990 opere. L'incontro ha messo in luce la presenza lungo la costa di ambienti molto delicati come i posidonieti e il coralligeno, importanti da tutelare anche grazie ai controlli sulle modalità di realizzazione dei ripascimenti che possono aumentare la torbidità delle acque.  

Durante la mattinata sono intervenuti: Lorena Sablone, Resp. Coste di Legambiente Liguria e presidente Circolo Legambiente a Ponente APS, Sibilla Amato, Portavoce Golette Verde, Dott. Carlo Civelli, geologo, Dott. Riccardo Sartori, ARPAL, Prof. Marco Ferrari, Università di Genova, Arch. Edoardo Zanchini, Legambiente e Santo Grammatico, Presidente Legambiente Liguria. Si è rilevata l'importanza di affrontare il tema della difesa costiera in un ambito più ampio che consideri anche l'entroterra e il sistema torrentizio e fluviale. Questo sistema riusciva ad apportare i materiali sufficienti per la difesa costiera, ma avendoli cementati e antropizzati, questa dinamica e caratteristica si è smarrita. 

"L'erosione costiera è dovuta alla infrastrutturazione della costa, alle sue modificazioni che si riflettono sulle correnti e che influenzano la capacità di deposito di materiali sabbiosi sulla costa. Le opere rigide, come i pennelli, risolvono solo in parte questo problema, aggravato dalla presenza di porti e approdi e spesso è necessario intervenire in emergenza con fondi pubblici per difendere una eccessiva esposizione delle attività costiere sul mare. I cambiamenti climatici, con l'aumento delle altezze d'onda renderanno ancora più complicata e costosa, da un punto di vista sociale e economico, la convivenza sulla costa con le attività produttive e residenziali" - conclude Grammatico.

Stefano Michero

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