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Eventi | 12 giugno 2021, 15:55

Bordighera: domani presentazione del progetto editoriale ‘L’Estate sospesa - An unconventional little guide to Bordighera’ di Alessandra Parodi

"Sfogliando le pagine di questa piccola guida non convenzionale, vi ritroverete a fare una passeggiata lungo le mura della Città Alta, tra i carruggi, piazze e piazzette"

Bordighera: domani presentazione del progetto editoriale ‘L’Estate sospesa - An unconventional little guide to Bordighera’ di Alessandra Parodi

Domani alle 18, in Bordighera Alta si terrà la presentazione del progetto editoriale ‘L’Estate sospesa - An unconventional little guide to Bordighera’ di Alessandra Parodi. “Si tratta – spiega l’autrice - di una piccola guida non convenzionale che vi farà scoprire un lato inedito dell’elegante città di Bordighera, quello più intimo e prezioso, racchiuso tra mura di pietra dalle cui porte antiche si intravede sempre e comunque il mare”. A firmare le fotografie Saverio Chiappalone che regala alle ricette, ai luoghi ed ai personaggi una veste affascinante ed evocativa. Organizzatori dell’evento l'associazione A Pria Presiuza per la promozione del Centro Storico di Bordighera e Twenty Cabane. L’evento si terrà all’aperto nel rispetto delle norme anti Covid

Spiega ancora l’autrice: “Appena varcato l’arco della Porta del Capo, ho subito intuito che sarebbe stata Bordighera Alta il luogo perfetto dove creare l’evento di presentazione della piccola linea sartoriale J’ai perdu ma jupe. L'atmosfera che si respira nei suoi carruggi, dietro ai portoni dipinti di verde mandorla o nelle sue piazzette, è indescrivibile. Dona subito quiete e tranquillità. Non si sentono rumori di motori, ma solo quelli di qualche TV dal volume troppo alto. I pomeriggi estivi sono piacevolmente silenziosi.  Quando cala il sole, il fragore di chiacchere e risate provenienti dai dehors dei bistrots e cafés mette allegria e voglia di fare le ore piccole. Se si alza lo sguardo gli occhi scorgono piante appese lungo le facciate ritoccate di fresco, davanzali e balconi fioriti tra file di biancheria stesa ordinatamente. Dietro le girusìe si intravedono sguardi vigili ed attenti.
La domenica l'odore di soffritto del coniglio in casseruola o dei fiori di zucca ripieni si sparge tra i vicoli mescolandosi ai profumi più intensi delle cucine dei ristoranti. Vien l'acquolina in bocca fin dal primo mattino!

Era Pasqua del 2019. Il vecchio fondo di Marisa in Via Dritta, un tempo bottega di un sarto, si trasformava così per qualche giorno in un giardino fiorito. Gonne ed abiti erano sospesi tra soffitti dagli intonaci scrostati e il pavimento di antiche cementine. Broccati e sete trovavano posto in mezzo a ranuncoli e mazzi di lillà.
Da allora ho iniziato a vivere più intensamente il borgo antico, la 'Pria Presiuza' come viene chiamato per la sua caratteristica forma che ricorda un diamante, alla ricerca di uno spazio speciale che potesse ospitare lo show room delle mie creazioni confezionate da una sartoria milanese. L’ho trovato quasi subito. Mai avrei immaginato che un luogo così potesse esistere non lontano da me: un atelier d’artista ormai chiuso da anni al numero 20 della stessa via, quella che fu un tempo la strada più vivace del paese. Anche Lorenzo, mio marito, se ne è innamorato immediatamente.

Una domenica di fine giugno abbiamo finalmente inaugurato la Cabane della storica boutique TWENTY di Corso Italia. D’estate, dal tramonto fino a notte inoltrata, il nostro deluxe bazaar accoglie turisti e clienti, ormai amici, attratti ed incuriositi da abiti ricamati, bijoux, borse ed accessori nati tra le dita di donne moderne con passioni antiche. La Cabane è uno scrigno di pietra profumato di lavande ed essenze, colmo di cuscini e articoli decor, creati da artigiani conosciuti in luoghi lontani durante il nostro girovagare o abitanti a pochi chilometri di distanza da noi. Ogni sera luci di candela e musica soffusa ricreano la magia.La Città Alta è un perfetto melting pot dove liguri doc, gente del Sud e famiglie straniere sono riuscite a costruire un’identità condivisa, autentica e vera.

Zahira, nata in Marocco, cucina da Magiargè il miglior Cappon Magro della Riviera.
Sua cognata Iman aiuta Piero alla Scibretta a preparare i famosi ravioli e il brandacujun. Non di rado si sente Alessandra cantare ritornelli napoletani coinvolgendo passanti e clienti della sua pizzeria. I colori accesi ed i sapori inconfondibili di Napoli li trovi in un angolo di via Dritta: Sandro e Marilena al Piccolo Gourmet Bistrot fanno assaggiare salumi e formaggi della loro terra campana. Christian è cresciuto a Milano, ma nella sua piccola cucina alla Gritta il basilico e le trombette liguri (non chiamatele zucchine per favore) non mancano mai. Paola, invece, Bordighera Alta l’ha sempre vissuta. Alice, sua figlia, aiuta Simona a servire aperitivi e stuzzichini nel bar davanti alla Chiesa. In piazza Mirella sforna ogni giorno la sua Pisciarà e i biscuteli (li adoro!) seguendo rigorosamente le ricette autentiche della tradizione ligure. La torta verde di Loredana (Creuza de Ma) e la focaccia di Simone quanto sono buone?!? 

Al Saraceno non si mangia solo una pizza soffice e croccante, ma anche il famoso risotto ai frutti di mare.  Già dal tramonto non è facile arrivare a Piazza del Popolo: bisogna farsi largo tra gli abituè ed i turisti che sorseggiano in mezzo al vicolo un buon bicchiere di vino da Agorà o Spigo Bistrot. Elvira del Garibaldi cucina ogni sera da oltre cinquant’anni acciughe e frescioi, mentre Maddalena ed Antonello, accolgono gli ospiti sotto la pergola di bouganville della storica trattoria. Una ventata di freschezza, invece, l’hanno portata i ragazzi del Novantiqua. Cucina innovativa e cocktails strepitosi. 

Poi c’è Polly, che vive assieme alla gatta Daisy, nel dehor della Cicala (dalla Cri, la mia 'complice').Non è raro la sera vederla uscire di casa mentre si fa spazio con disinvoltura tra i tavoli di uno dei miei ristoranti del cuore. Ed è stata proprio la bellezza di Iman, cuoca regale dai tratti perfetti e dalla figura slanciata, a far nascere in me l’idea, la scorsa primavera in pieno lockdown, che ad indossare la collezione estiva J’ai perdu ma jupe fossero modelle particolari, di solito intente a cucinare o a servire con il sorriso un calice di buon vino. Ritratti autentici tra tavoli e pentole di ristoranti, bistrots e cafés. I miei abiti sembravano cuciti apposta per loro, perfettamente in tono con i colori delle tovaglie e con l’anima di cuoche, cameriere, padrone di casa e clienti speciali. Saverio Chiappalone è riuscito con il suo sguardo fotografico a cogliere timidi sorrisi ed occhi divertiti, versioni inedite ed inaspettate di chefs che ci svelano ricette e piccoli segreti. Tanti sentimenti e stati d’animo sono stati catturati. Al di sopra di tutti l’amore e la bellezza, in ogni forma e sfumatura. Le fotografie raccolte in questo book sono state scattate nell’arco intero di un’estate strana, quella dell’anno che nessuno di noi potrà mai dimenticare.

Un’estate sospesa preceduta ed accompagnata da una pandemia che ha sconvolto le vite di tutti. Una piccola parentesi di spensieratezza e gioia che ha rincuorato, se pur per poco, gli animi e ridato sorrisi.  Abbiamo vissuto la sospensione della nostra libertà per poi ritrovarla in un tuffo dagli scogli di Sant’Ampelio. Non ci è stato permesso viaggiare in Paesi lontani ma è bastato salire gradini ripidi scavati nella roccia per ritrovarci in uno spettacolare giardino di cactus e piante rare con vista mozzafiato. Per un giorno ci siamo trasferiti con la fantasia nel deserto messicano e nella giungla dell’Amazzonia. Giulia, moderna Frida, ha saputo interpretare con intensità e fierezza lo spirito jungle vibes della collezione JPMJ negli scatti in scena al Giardino Esotico Pallanca.

Sfogliando le pagine di questa piccola guida non convenzionale, vi ritroverete a fare una passeggiata lungo le mura della Città Alta, tra i carruggi, piazze e piazzette.
Vi accompagneranno Gloria, Linda, Sara, Claudia, Francesca, Emanuela, Greta e Carlotta. Attraverserete un corridoio di pini marittimi secolari che vi porterà al Marabutto con i suoi antichi cannoni e poi finalmente al mare blu, quello della deliziosa Chiesetta di Sant’Ampelio.

Bordighera non è solo questo. Ci sono ville e dimore storiche, giardini e scorci che non siamo riusciti a mettere in luce in queste pagine ma anch’essi di una tale bellezza da lasciar senza fiato: Mi sono sistemato in un luogo fiabesco. Non so più da che parte girarmi. Tutto è superbo...questo paese è tutto uno studio completamente nuovo per me ... È terribilmente difficile, ci vorrebbe una tavolozza di diamanti e pietre preziose’. Claude Monet”.

C.S.

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