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Attualità | 09 giugno 2021, 11:43

Imperia in Azione a confronto con il Vescovo Suetta su immigrazione, sanità e maggiore dialogo tra le Istituzioni e il territorio

La delegazione provinciale coordinata da Enrico Meini, del movimento fondato da Calenda, ha incontrato il Vescovo di Sanremo-Ventimiglia per uno scambio di idee. Tra queste la necessità di attivare un centro di accoglienza sul territorio intemelio

Imperia in Azione a confronto con il Vescovo Suetta su immigrazione, sanità e maggiore dialogo tra le Istituzioni e il territorio

La delegazione provinciale del movimento fondato da Carlo Calenda, Imperia in Azione il cui coordinatore è Enrico Meini, nei giorni scorsi ha incontrato il Vescovo della Diocesi di Sanremo-Ventimiglia, Antonio Suetta, per uno scambio di idee su temi di particolare rilievo per il territorio. Il primo è stato quello relativo al flusso dei migranti. Vi è stata piena condivisione sulla necessità di attivare un centro di accoglienza a Ventimiglia. Imperia in Azione si impegna infatti, ad esortare innanzitutto il Prefetto e l'amministrazione locale, visto il permanere della chiusura del parco Roya,e ritiene ancora valida la proposta avanzata a suo tempo dal Vescovo Suetta di riutilizzare l'ex convento dei Frati Maristi.

Inoltre, il gruppo politico si interroga sul motivo per cui l'allora sindaco di Ventimiglia Ioculano non abbia colto l'occasione di realizzarlo a spese della Prefettura e della Curia poiché ad oggi sarebbe stato completato e sarebbe già entrato in funzione. Si è poi affrontata la problematica dell'immigrazione stabilmente residente e spesso di confessione diversa da quella cattolica. Il Vescovo Suetta ha naturalmente ribadito la posizione della Chiesa sulla necessità del dialogo interreligioso come garanzia di pace, mentre  il gruppo Azione ha riaffermato, quale principio irrinunciabile, la laicità delle istituzioni nella formazione di una coscienza civile condivisa pur riconoscendo alla religione cattolica un radicamento specialissimo nella storia nazionale e nel sentimento popolare.

Il tema dell'immigrazione viene spesso agganciato a quello del calo demografico. Anche su questo argomento c'è stata sintonia sulla necessità di politiche per la famiglia che affrontino il problema della casa, attraverso il rilancio dell'edilizia popolare pubblica o convenzionata e di strutture di sostegno alla genitorialità, quali asili per la prima e la seconda infanzia. Tali scelte possono essere occasione anche per il ripopolamento dell'entroterra, soprattutto con il miglioramento dei servizi essenziali come i trasporti, la viabilità, la digitalizzazione del lavoro, la detassazione mirata e ancor più, la sanità. In vista della realizzazione dell'ospedale unico provinciale, che non deve significare l'abbandono di aree meno vicine, è indispensabile una riorganizzazione della sanità territoriale. Il tema della famiglia ha spinto quindi il confronto verso le cosiddette "famiglie arcobaleno". Su tale punto Monsignor Suetta ha ricordato quanto chiara sia la posizione della Chiesa  e parallelamente il gruppo Azione ha denunciato il grave vuoto legislativo che genera non poca confusione.

Anche per questo motivo Imperia in Azione sottolinea la circostanza che i funzionari dell'anagrafe a cui venga richiesto di iscrivere qualcuno come "genitore 2" debbano astenersi dal farlo sino a che la legge non determini in maniera precisa ruoli e situazioni. Infine, si è parlato del mondo degli anziani. La pandemia da Covid-19 ha mostrato tutta la fragilità delle strutture di accoglienza, le Rsa, divenute in molti casi terribili focolai del virus pandemico. Imperia in Azione si dichiara concorde con la posizione della Chiesa sulla necessità di garantire la permanenza nel proprio ambiente evitando che la cura gravi esclusivamente sulle famiglie. Di qui la necessità di rafforzare l'assistenza domiciliare tanto sanitaria quanto logistica, ad esempio il maggiordomo di quartiere, facilitando l'organizzazione del lavoro domestico attraverso cooperative che però garantiscano al personale, come le e i badanti, retribuzioni e orari più dignitosi di quanto spesso accada oggi.

È stato in definitiva un incontro proficuo, primo di una serie con istituzioni e società civile attraverso cui il gruppo Imperia in Azione mira a conoscere meglio le problematiche del territorio e far conoscere le nostre idee per contribuire a risolverle. Ciò è necessario ad una forza politica nuova come la nostra, ma che ha tutta la voglia di rimanere presente e fattiva nel panorama nazionale e locale, vista la grave crisi tanto dei partiti tradizionali quanto dei nuovi movimenti che hanno mostrato tutti i loro limiti e contraddizioni.

Redazione

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