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| 14 maggio 2021, 10:18

Nuovo guasto e situazione sempre più insostenibile per l'acqua nel dianese: Cervo costretta a chiudere le scuole

Un altro guasto dopo quello di ieri e la pressione, ridotta per i lavori, non consente di pompare l'acqua verso il centro storico. "Una situazione insostenibile – commenta il sindaco – abbiamo deciso di chiudere le scuole per l’impossibilità di garantire i servizi essenziali"

Nuovo guasto e situazione sempre più insostenibile per l'acqua nel dianese: Cervo costretta a chiudere le scuole

Ennesimo guasto all’acquedotto a Diano Marina per via di una nuova rottura che segue di poche ore quella di ieri. Il problema odierno, più consistente, sta generando disagi nel Golfo Dianese.

In particolare a Cervo, dove la pressione dell’acqua, ridotta a causa dei lavori in corso, non permette alle pompe che dovrebbero garantire acqua nel nucleo abitativo storico e nei tratti della piana, ai piedi del borgo, di avviarsi correttamente. Per questo motivo il sindaco Lina Cha, palesatosi il problema della mancanza di approvvigionamento idrico, ha emesso stamane di concerto con la preside un’ordinanza urgente con cui è stata decretata la chiusura delle scuole. 

"Una situazione insostenibile – commenta il sindaco – abbiamo deciso di chiudere le scuole per l’impossibilità di garantire i servizi essenziali, e anche come azione dimostrativa: in tempo di covid, senza acqua corrente non possiamo garantire agli alunni l’igiene necessaria e la cuoca non può cucinare". 

Un disagio che si estende anche a buona parte del paese, penalizzato dall’enorme criticità costituita dalla stazione di pompaggio che dovrebbe rifornire di acqua il centro storico e non solo e che, alle attuali condizioni, non è in grado di funzionare in modo idoneo. Mentre proseguono i lavori, è stato intanto previsto un servizio di autobotte per rifornire le zone di Cervo interessate dal problema.

"Siamo esasperati – aggiunge il sindaco - la nuova rottura dell’acquedotto arriva in un venerdì che apre le porte alla nuova stagione turistica, con tante strutture già prenotate e la preoccupazione e la rabbia di gestori e operatori turistici che si apprestano ad affrontare questo weekend con molte incognite. Dopo un periodo già difficile, guardiamo alla nuova stagione estiva senza la garanzia di servizi primari come l’acqua, indispensabili se si vuole fare turismo. Una situazione vergognosa per una zona a vocazione turistica come Cervo".

Redazione

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