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Attualità | 06 maggio 2021, 15:29

Da Ventimiglia parte la grande sfida di Salvatore Cimmino: il giro d’Italia a nuoto per accendere la luce sui diritti dei disabili (Foto e Video)

Partenza sabato mattina a Nervia, arrivo l’8 ottobre a Trieste

Le immagini della conferenza stampa

Le immagini della conferenza stampa

Girare l’Italia a nuoto, da Ventimiglia a Trieste, per portare alla luce i tanti temi legati al mondo della disabilità. Salvatore Cimmino, 56 anni, vuole sfidare sé stesso e i limiti umani per nuotare lungo la costa aggirando lo ‘stivale’ portando in tutto il Paese la sua battaglia per i diritti dei disabili.

Il giro d’Italia per i diritti dei disabilipartirà sabato da Nervia per concludersi l’8 ottobre a Trieste. La prima tappa vedrà Salvatore Cimmino nuotare da Nervia a Sanremo, accompagnato dalla visita e dal saluto delle massime autorità locali e delle associazioni che ogni giorno lavorano per tendere la mano ai portatori di handicap.

La grande sfida è stata presentata questa mattina in Comune a Ventimiglia, alla presenza di Salvatore Cimmino, del sindaco Gaetano Scullino, dell’amministrazione comunale e dei rappresentanti delle associazioni e dei comitati Peba locali.

Libertà, partecipazione, uguaglianza e universalismo: è nel contesto di questi quattro principi che si sviluppa il “Giro d'Italia a nuoto 2021, per i diritti delle persone con disabilità” del progetto “A nuoto nei mari del globo”, da Ventimiglia a Trieste. Abbattere le barriere architettoniche e sociali, promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e della ricerca scientifica. eliminare le disparità, riconoscere i diritti, garantire le pari opportunità e condizioni di vita decorose: questi i temi che si affronteranno da Ventimiglia a Trieste per costruire un'Italia sempre più inclusiva.

Salvatore Cimmino, nato a Torre Annunziata nel 1964, lavora a Roma alla Selex, società del gruppo Finmeccanica. A soli 16 anni fu colpito da un terribile osteosarcoma e, per salvarsi la vita, fu costretto all'amputazione di una gamba, a metà del femore. A 41 anni, sotto consiglio medico, inizia a nuotare e, prima di allora, mai era stato in acqua. Dopo otto mesi, il 15 luglio del 2006, compie la sua prima traversata senza l'ausilio di protesi performanti: Capri-Sorrento, 22 chilometri.
Nel 2007 organizza il “Giro d'Italia a nuoto” durante il quale diventa atleta del Circolo Canottieri Aniene sostenuto dalla Fondazione Roma: dieci tappe da 15/17 chilometri l'una, da Genova a Trieste, per ricordare il problema delle barriere architettoniche.
Nel 2008 prende parte, in solitaria, alla Capri-Napoli, prova del campionato mondiale di gran fondo.
Nel 2009 è nuovamente testimonial per il “Giro d'Europa a nuoto”, sei tappe fino a 40 chilometri tra le quali anche lo Stretto di Messina, lo Stretto di Gibilterra, Capri-Napoli, lo Stretto di Oresund, Capo Salvatore-Trieste, e il Canale della Manica, dove detiene il record italiano di tutti i tempi.
Nel 2010 inizia il tour “A nuoto nei mari del globo - per un mondo senza barriere e senza frontiere”, una nuova sfida per conquistare i mari dell'intero pianeta.

Pietro Zampedroni

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