Attualità - 30 aprile 2021, 07:11

A Civezza il ristorante nel carruggio riparte grazie al dehor in piazza (foto e video)

Domenico e Annunziata hanno aperto il ristorante a dicembre, nel pieno della pandemia. "Quando abbiamo visto che si tornava gialli abbiamo esultato, poi abbiamo capito che riguardava solo i locali all'aperto"

A Civezza il ristorante nel carruggio riparte grazie al dehor in piazza (foto e video)

Imprenditori coraggiosi, gli amici li hanno definiti così Domenico Fiumara e Annunziata Marcogiuseppe, che a dicembre, nel pieno della seconda ondata di covid che aveva portato a dure restrizioni, hanno deciso di rilevare il ristorante 'Cinque Torri' nel cuore dei carruggi di Civezza.



Le difficoltà dovute alla chiusura imposta dalla zona arancione non sono finora state ripagate dai pochi ristori ricevuti. “Siamo una nuova attività, i ristori sono calcolati sul fatturato dell'anno precedente, che per noi era zero”, spiegano i due che ora possono riaprire approfittando delle norme che consentono l'allargamento dei dehor, o come nel loro caso, la creazione di uno spazio esterno nella piazzetta subito di fronte al ristorante.

Quando abbiamo visto che si tornava gialli abbiamo esultato, poi abbiamo capito che riguardava solo i locali all'aperto”, spiega Domenico, che però dopo un colloquio con l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ricca ha trovato una soluzione.  

Abbiamo attraversato un periodo difficile, però grazie al sindaco di Civezza abbiamo avuto un'area qui fuori, dove mettere un dehor, che ci dà la possibilità anche con pochi tavoli di ripartire. Abbiamo una grandissima sala che non possiamo sfruttare, ma abbiamo la possibilità di sfruttare lo spazio esterno”.

“Tutti ci hanno detto che siamo stati coraggiosi a lanciarci in questa nuova avventura - interviene Annunziata – però alla fine abbiamo tenuto duro come molti altri ristoratori, è stato difficile, siamo sopravvissuti, adesso vogliamo ripartire, abbiamo tanta voglia di rivedere i nostri clienti”.

Al di là dei ristori, Domenico e Annunziata chiedono semplicemente di poter tornare a lavorare. “Io sono il cuoco, - spiega Domenico - ho la passione di vedere i miei piatti sul tavolo e far contenti i clienti, è una parte della mia vita, vivo per quello e mi mancava”.

I due attendono risposte anche sull'utilizzo di parte della sala che ha una parete con grandi finestre, che aperte potrebbero garantire un buon ricircolo d'aria. Nel frattempo la riapertura, tempo permettendo avverrà nel dehor. “Il Comune per questo fine settimana ci darà un'area piccolina dove potremo mettere dieci, quindici posti. Sempre grazie alla disponibilità del sindaco sarà chiuso un tratto di strada dalle 18 alle 22 dove potremo mettere una trentina di posti a sedere, non la nostra capienza ottimale, ma in questo periodo meglio pochi coccolati bene”.

Francesco Li Noce

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