Coldiretti Informa - 22 aprile 2021, 13:12

‘Giornata della terra’, Coldiretti: “È svolta green di 1 italiano su 4. Cresce la sensibilità per pratiche ecofriendly, spesa a KM0 fino e taglio agli sprechi”

La pandemia spinge la svolta green nei comportamenti degli italiani con più di una persona su quattro (27%) che acquista più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto a prima del Covid

‘Giornata della terra’, Coldiretti: “È svolta green di 1 italiano su 4. Cresce la sensibilità per pratiche ecofriendly, spesa a KM0 fino e taglio agli sprechi”

La pandemia spinge la svolta green nei comportamenti degli italiani con più di una persona su quattro (27%) che acquista più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto a prima del Covid. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata della Terra con il summit dei leader mondiali sul clima convocato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Dall’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale al taglio degli sprechi, dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dalla sharing economy alla mobilità più sostenibile, sono questi alcuni dei segnali che indicano una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del Pianeta. Non è un caso dunque che nell’anno della pandemia si sia verificato un aumento della spesa direttamente dal contadino presso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica Liguria, che sono diventati punti di riferimento della consapevolezza ambientale nel piatto, insieme al boom del biologico nazionale, che in Liguria coinvolge più di 500 operatori (più della metà produttori) per un totale di oltre 4mila ettari coltivati.

“Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda - affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale. Si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini non solo quali luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà. A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, di qualità e a km zero che permette anche di tagliare del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali dal momento che i cibi in vendita diretta sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Una nuova sensibilità poi riguarda l’acquisto di prodotti biologici, scelta che in Liguria può essere ampiamente soddisfatta grazie alle numerose produzioni presenti. Infatti l’agricoltura biologica rappresenta un tassello sempre più importante per il nostro territorio con le produzioni che, a livello regionale, vanno da quelle derivanti dall’attività zootecnica (latte, formaggi miele, carne), dall’olivicoltura, orticoltura e produzione di aromatiche, tutte sempre più apprezzate dai consumatori. Per essere sicuri sempre del prodotto acquistato, certificato bio e non, consigliamo di rivolgersi alle imprese del territorio direttamente in azienda o presso i mercati contadini di Campagna Amica Liguria, dove trasparenza e qualità sono sempre garantite”.

C.S.

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